Basilicata. I padroni della cultura: Soldi buttati all’insaputa dei cittadini?

Gianpiero Perri e gli altri protagonisti di una “fuffa” tutta lucana: storia di una delusione

Siamo alla quarta puntata della nostra inchiesta sui “padroni della cultura” in Basilicata. Questa è la storia di una vicenda sicuramente ignota ai cittadini, ma molto nota, almeno in parte agli addetti ai lavori. È nostro dovere raccontarla attraverso i fatti e i documenti che ne testimoniano il percorso dal 2018 fino ad oggi. Potrebbe essere la storia di una delusione.

La Destinazione Basilicata S.r.l. nasce nel 2018 e ad oggi ha un capitale sociale di 550mila euro suddiviso tra 73 soci tra persone fisiche e persone giuridiche. Tra le persone fisiche troviamo Nicola Timpone con 10mila euro di quota, la Finpar S.p.a. dei fratelli Francesco e Michele Somma (Confindustria e Unioncamere). Uno dei sostenitori entusiasti della Società è, tra gli altri, Gianpiero Perri, già direttore dell’Apt ed ex amministratore di Officina Rambaldi srl e attuale consulente e consigliere scientifico di Vito Bardi per l’attuazione del Piano di Sviluppo Regionale e del Pnrr. Già consulente per la cultura e il marketing territoriale del Comune di Potenza.

COS’E’ DESTINAZIONE BASILICATA? 

“E’ una Start Up innovativa promossa da un gruppo di professionisti e imprenditori lucani che, credendo fortemente nelle potenzialità turistiche e attrattive del proprio territorio, hanno deciso di realizzare, in partnership con FacilityLive (scale-up italiana nel campo delle tecnologie innovative digitali), una piattaforma digitale di nuova generazione, Lucanya.com, capace di promuovere la reputazione del Made in Basilicata e dar voce, visibilità e mercato a tutti gli attori dell’economia lucana, dalle eccellenze enogastronomiche e artigianali fino alle attività ricettive e di ristorazione. Si tratta, in sostanza, di un azionariato diffuso che coinvolge operatori di ogni settore economico e delle diverse aree della regione, con l’obiettivo comune di dotarsi di strumenti di innovazione per lo sviluppo delle attività economiche e dei territori. Per sostenere lo sviluppo e il monitoraggio costante della piattaforma, Destinazione Basilicata è dotata di una struttura organizzativa a servizio degli operatori H24 e di uno staff dedicato alla comunicazione, al content management e alla commercializzazione dei beni/servizi organizzati.” Qui il sito internet ufficiale

I Protagonisti

DB

“La piattaforma Lucanya.com è inoltre recentemente confluita su flandz.eu, la piattaforma europea dei territori rivolta ad un pubblico nazionale ed internazionale, che rappresenta quindi una ulteriore porta di accesso al territorio per la promozione del made in Basilicata. Grazie a questa importante svolta tecnologica made in Basilicata è riuscita a mappare e raccontare la storia, leggende, monumenti e punti di interesse di ognuno dei 131 comuni della Basilicata. Nel marzo 2021 viene scelta come primo progetto della Basilicata selezionato nell’ambito del programma Made4Italy, l‘iniziativa di UniCredit lanciata ad ottobre 2019 per favorire un sistema integrato turismo-agricoltura, settori-chiave per la crescita dell’economia italiana e dei suoi territori.” Ci dobbiamo credere? Andiamo a vedere.

I SOCI E GLI AMMINISTRATORI

Società a responsabilità limitata, Destinazione Basilicata srl – d’ora in poi per brevità DB srl – , nasce nel 2018 per far decollare da una piattaforma web “voli intercontinentali carichi di promozione turistica e di eccellenze lucane”. In pochi mesi conta 73 soci, tra persone fisiche e persone giuridiche. Molti soci persone fisiche sono ad ogni modo imprenditori o titolari di attività legate a diversi settori dell’economia lucana, ma anche alle istituzioni locali. Presidente del Consiglio di Amministrazione è Francesco Garofalo della “Grassani & Garofalo – Welcome Lucania” azienda lucana di Policoro che opera nei settori viaggi e autolinee, componente direttivo Confindustria Basilicata Sezione Turismo & PMI Basilicata. Vice presidente, Cosimo Minonni presidente di Enfor, ente di formazione con sede a Policoro. Consigliere di amministrazione, Giovanni Matarazzo, presidente della Sezione turismo di Confindustria Basilicata, già imprenditore di Oliver Club Metaponto srl, gruppo turistico che opera in Basilicata, titolare di luoghi per vacanze Akiris, Alessidamo Club e Danaide Resort. Consigliere anche Nicola Timpone, protagonista della terza puntata della nostra inchiesta sui padroni della cultura. Consigliere di amministrazione, in fine, Rocco Maggio, amministratore della Maggio3 srl, commercio all’ ingrosso di giochi e giocattoli. Tutti i consiglieri di amministrazione sono anche soci.

E gli altri soci? Sia i fondatori sia coloro che si sono aggiunti successivamente alla costituzione, senza alcun dubbio hanno aderito all’iniziativa con le migliori intenzioni, ritenendo di fornire un contributo importante alla promozione del made in Basilicata nel mondo. Anche perché il partner tecnologico, la Facility live srl, aveva una reputazione di alto livello nel contesto europeo. Insomma, tutto lasciava immaginare grandi avventure, ma qualcosa pare non abbia funzionato.

IL LANCIO IN POMPA MAGNA E L’ACCORDO CON L’APT

I giornali e le tv, soprattutto locali, parlano bene – a ragion veduta – dell’iniziativa. Qui un articolo del Sole24 ore, del 2020. Nel giro di pochi mesi DB sottoscrive accordi e protocolli con i partner principali: Apt, Federalberghi, Confindustria, Consorzio del miele lucano, Assoturismo, Oprol, Consorzio Tutela della Melanzana rossa di Rotonda, Cna, Cia agricoltura, Consorzio di Tutela del Fagiolo di Sarconi IGP, e altri. DB opererà anche all’interno dell’hub digitale di San Rocco a Matera.

Naturalmente, e legittimamente, i soci di DB ottengono anche loro dei vantaggi legati all’appartenenza al network societario. DB in base ad un accordo di cooperazione con L’Apt ottiene un contributo di 42mila euro dall’Agenzia di promozione turistica per il “Piano di comunicazione Lucanya”.

“L’ accordo di cooperazione prevede una intensa attività di pubblicizzazione dell’offerta turistica lucana, che comprende, all’interno della piattaforma digitale (Lucanya.com, ndr) oltre 300 strutture ricettive, 170 ristoranti, 19 grandi attrattori, 5 consorzi turistici, ed inoltre un’ampia selezione dedicata ai settori storico-culturali, artistici, eventi e news dell’intera Basilicata, nonché la presenza di tutti i 131 Comuni della Basilicata di cui vengono fornite informazioni e narrazioni dei luoghi con storie e punti di interesse, a livello nazionale attraverso l’utilizzo di emittenti televisive e attività di social network con campagne mirate su regioni obiettivo, attività di promozione presso Ambasciate del Nord Europa e nelle più importanti manifestazioni fieristiche nazionali ed internazionali dedicate al turismo”

Una parte del contributo, 20mila euro, viene attribuita ad alcuni soci. Leggiamo nella deliberazione del direttore generale dell’Apt: “… per la specificità delle attività da svolgere, sono state contattate e forniranno direttamente a DB parte dei servizi relativi alla comunicazione del progetto Lucanya: la ditta Scai Comunicazione S.r.l. unipersonale, con sede legale a Potenza, per ii servizio di Social Media Strategy e comunicazione attraverso i social network e la ditta TRM Network S.r.l., con sede legale a Matera, per la campagna di comunicazione attraverso canali televisivi. Per i servizi di Scai Comunicazione assegnati 8mila euro, mentre a TRM 12mila euro. Qui la delibera. DB è beneficiaria di agevolazioni concesse da Sviluppo Basilicata S.p.A. : voucher per l’acquisto di servizi per l’innovazione tecnologica, per 25mila euro.

IL PROGETTO LUCANYA: LA NASCITA E IL BATTESIMO

DB srl, network di imprenditori e professionisti lucani, in virtù di un contratto con Facilitylive opco srl di Pavia, dispone di piattaforme digitali di ultima generazione a servizio delle attività turistiche e dello sviluppo locale e territoriale segnatamente denominate www.Lucanya.com tale piattaforma costituisce un modello avanzato di accesso alle informazioni e di illustrazione dei motivi di interesse delle diverse località nonché uno strumento di servizio per gli operatori economici e culturali del territorio.”

Dunque Lucanya.com è una piattaforma che deve lanciare il made in Basilicata in Europa e nel mondo e perciò molti Comuni lucani avrebbero fornito un contributo in denaro. DB, in fondo, nasce per fare questo. La piattaforma chiavi in mano.

“La piattaforma digitale www.lucanya.com, realizzata grazie a una partnership con la scale-up italiana Facilitylive, azienda di punta dell’hi tech europeo, si intende riunire in unico “territorio digitale” le eccellenze e le risorse del turismo, dell’enogastronomia, dell’industria culturale e creativa, dell’artigianato e del commercio e, più in generale, dei beni e servizi di interesse dell’economia di visita.  Il portale lucanya.com si candida a divenire la principale porta di accesso del turismo lucano e della promozione territoriale, rappresenta un’opportunità per essere presenti in un mercato globale sempre più agguerrito e strutturato e favorire una crescita in termini di organizzazione e di fatturato del sistema di imprese. Il Sole24ore ne parla

Da novembre 2018 e fino al 29 ottobre 2021 DB organizza diversi eventi territoriali di presentazione del progetto: a Pisticci, Atella, Potenza, Latronico, Policoro, Trecchina, Stigliano, Tito. La piattaforma viene addirittura presentata alla Bit di Milano il 9 febbraio 2020, alla presenza del presidente della Regione, Vito Bardi e del direttore dell’Apt, Nicoletti. Ma c’era anche lui: Gianpiero Perri, consulente onnipresente. Qui gli incontri di presentazione e di aggiornamento del progetto. E qui tutti i video pubblicati

Alla Bit di Milano 2020

DB

IL PROGETTO LUCANYA: IL FUNERALE

Ma che fine hanno fatto il progetto e la piattaforma? Brutta fine. “Rompete le righe, tutto a monte”. E già, lucanya.com era ancora in versione beta nel luglio 2019, non è chiaro se nei mesi successivi sia mai andata online in versione definitiva: Il beta testing (o verifica beta) si riferisce ad una fase di prova e collaudo del software non ancora pubblicato, con lo scopo di trovare eventuali errori (bug). Fatto sta che nel marzo 2021 arriva l’annuncio: “In collaborazione con il nostro partner tecnologico FacilityLive, leader europeo del digitale, vi annunciamo che Lucanya.com è su Flandz.eu, l’ innovativa piattaforma europea dei territori e dei turismi che ci permette di essere visibili su uno scenario nazionale a cui non eravamo abituati. Al primo posto in homepage su Flandz. Tra le novità vi segnaliamo il posizionamento della nostra regione sulla homepage di Flandz la Basilicata occupa il primo posto tra le “esperienze”, primato che permette a chiunque approdi sulla piattaforma, fin dalla prima volta, di visitare la nostra pagina. Ma non finisce qui, il nostro partner ci concede il privilegio di essere i capilista per sempre! Alla piattaforma si può anche continuare ad accedere semplicemente digitando Lucanya.com.” Se avete cliccato sui link di colore azzurro, avete anche scoperto che cosa accade.

Insieme al sito facilitylive.com, scompaiono dai radar lucanya.com e flandz.eu. Insomma, provateci voi ad entrare in uno di questi siti. L’ultima volta che il sito faciltylive.com è stato “fotografato” è il 19 gennaio di quest’anno poi sembra scomparso dal radar di web. archive.

CHE COSA SAREBBE ACCADUTO?

Prima di capire che cosa sia successo nel frattempo dobbiamo dare un’occhiata al partner tecnologico di DB, in pratica la società protagonista di tutta la faccenda che nei fatti ha sviluppato e prodotto la piattaforma che avrebbe portato il made in Lucania nel Mondo. La Facilitylive opco srl è la società operativa, coinvolta nell’accordo con DB, della Facilitylive srl. Chi sono i protagonisti della Facilitylive? Giuseppe Lotito, potentino trasferito a Pavia e Gianpiero Perri, consulente della Società.

Le due società sono in forma di azionariato diffuso, proprio come la DB srl. Amministratore unico sia dell’una che dell’altra è Giuseppe Lotito. Il codice Ateco è 62.01, produzione di software non connesso all’edizione”, lo stesso della DB srl. Facilitylive nasceva con grandi prospettive: la Repubblica del 28 ottobre 2015, la Repubblica del 9 novembre 2020.

Ma l’azienda va in crisi. Per brevità riportiamo gli articoli di giornale che hanno trattato la vicenda a Pavia. Il Giorno del 28 gennaio 2022, Il Giorno del 2 febbraio 2022, La Provincia Pavese del 12 febbraio 2022, La Provincia Pavese del 4 marzo 2022.  Qui l’ultimo aggiornamento disponibile. 

Di Lucanya, ci resta una pagina Facebook ferma a novembre 2021. Insomma, da mesi non si ha più traccia del famoso progetto. Sarà per causa della situazione di crisi della Facilitylive che si trascina da tempo?

Lotito e Perri

Lotito e Perri

IL GRANDE PROTAGONISTA, GIANPIERO PERRI “IL CONSULENTE”

Così, Perri, si descrive nel suo profilo Linkedin, anche se un po’ datato: “Consulente nel campo della programmazione e dei progetti di sviluppo locale e dell’industria culturale e creativa, per conto di soggetti pubblici e privati. Consulente di Facilitylive (Pavia) e Project manager di iniziative nel campo dell’industria culturale e creativa (Imagoverba srl – Potenza, Emotional experiences srl, Bologna etc. Ho coordinato nel 2020 il Piano triennale della cultura della città di Potenza. Sono stato DG dell’Agenzia di promozione territoriale della Basilicata (APT)… Sono stato anche promotore e coordinatore della strategia dei “grandi attrattori di nuova generazione” ossia di dispositivi innovativi di fruizione e valorizzazione del patrimonio paesaggistico e culturale, come il Volo dell’Angelo sulle Dolomiti lucane, il Volo dell’Aquila a San Costantino Albanese, la realizzazione del teatro d’Acqua a Senise, l’allestimento scenografico sui “Monaci in occidente” a Sant’Arcangelo, e di altri interventi. Una progettualità che ha fatto seguito alla realizzazione del Parco della Grancia, da me co-progettato, oltre che del più grande format di teatro popolare realizzato nel Mezzogiorno: il Cine spettacolo “La storia bandita” (di cui sono, con Oreste Lo Pomo, autore del testo). Ho fatto parte del team fondativo della Film Commission della Basilicata e ho lanciato le prime iniziative di cine turismo e di video narrazione. Iniziative che hanno avuto riconoscimenti nazionali ed europei. Ho partecipato, in quanto DG dell’APT, alle attività della Fondazione Matera 2019 sino alla proclamazione di Matera Capitale europea della cultura. (…) Aggiungiamo noi: consulente e consigliere scientifico di Vito Bardi per l’attuazione del Piano di Sviluppo Regionale e del Pnrr.

È lui tra i principali promotori di DB srl e del contratto con la Società Facilitylive srl, di cui è consulente dal 2017. È lui che insieme a Lotito presenta nei vari Comuni lucani il progetto Lucanya. Insomma è Perri una delle menti principali di tutta la vicenda. Buone le intenzioni, ma deludenti i risultati. Soldi buttati. Chissà che ne pensano oggi tutti i suonatori di tromba della grande iniziativa che doveva portare in volo la Basilicata. 

L’ultima curiosità, consulente di Facilitylive, da settembre 2017 e a luglio 2021, è stato  anche Raffaele Liberali, già assessore regionale allo Sviluppo della Basilicata dal 2014 al 2016, Giunta Marcello Pittella,  e attuale consigliere del Ministro dell’Università e della Ricerca.

PER UN PUGNO DI MOSCHE

Oggi i sindaci, l’Apt, le imprese che hanno sottoscritto accordi e protocolli, si ritrovano con un pugno di mosche tra le mani? Grazie a una vicenda che assomiglia molto a tante altre ‘lucanate’: si parte con prospettive da grandeur per rimpicciolirsi e magari scomparire nel giro di poco tempo. Sul sito web di DB srl, è evidente il calo di entusiasmo: fermo a gennaio 2022, un po’ di video promozionali e redazionali con scarse visualizzazioni, foto e articoli dei bei tempi che furono e nulla più. Ci auguriamo che la Società possa riprendere il cammino magari con altri partner tecnologici, se necessario, e recuperare in qualche modo il tempo perduto a raccontare una storia con un finale che appariva imprevedibile ma che potrebbe pesare sulle responsabilità di qualcuno. Anche questa è la Basilicata: chiacchiere, distintivo, apparenze e soldi buttati? Restano aperte alcune domande: quanto è costato il contratto con la Facilitylive opco srl di cui Perri è parte interessata? Perché l’Apt che è un’agenzia pubblica firma un accordo di cooperazione con una Società privata, la DB srl, assegnandole risorse e promuovendola persino alla Bit di Milano? Chi ha sostenuto i costi della promozione del progetto Lucanya.com alla Bit?

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