Precari della sanità, raggiunto accordo con la Regione Basilicata

L'accordo prevede l’assunzione a tempo indeterminato del personale che ha prestato servizio durante l’emergenza covid e che abbia i requisiti previsti dalla legge di stabilità 2022

Anche in Basilicata è stato finalmente raggiunto l’accordo finalizzato a definire i criteri per l’assunzione dei precari della sanità, creando uniformità in tutte le aziende e gli enti del servizio sanitario regionale. L’arrivo della pandemia ha innestato nel servizio sanitario pubblico nuove risorse professionali (38.924 unità di personale precario nel 2020 pari al +18.8 rispetto al 2019) facendo esplodere nel sistema pubblico con cronica carenza di personale la piaga del precariato. L’accordo, che sarà sottoscritto nei prossimi giorni, è stato oggetto di confronto in una riunione tenutasi stamane all’assessorato alla Sanità e prevede l’assunzione a tempo indeterminato del personale che ha prestato servizio durante l’emergenza covid e che abbia i requisiti previsti dal comma 268 della legge di stabilita 2022.

La Cgil Fp soddisfatta ha dichiarato: “Non possiamo che accogliere con soddisfazione la proposta di definizione dei criteri di priorità per l’assunzione a tempo indeterminato che interessa, secondo le stime regionali, circa 300 lavoratori, e che troverebbe la piena capienza nelle risorse disponibili. Peraltro, poiché l’accordo specifica che per il personale non attualmente in possesso dei requisiti di cui al comma 268 si procederà con l’attivazione delle procedure ai sensi della legge Madia, il cui termine, in sede di conversione al Senato del DL Pnrr 2 è stato prorogato al 31 dicembre 2024, abbiamo chiesto di inserire nel corpo dell’accordo la proroga, almeno al 31 dicembre 2022, di tutti i contratti a tempo determinato in essere. Un’occasione storica, che non possiamo non utilizzare al meglio in tutte le sue possibili articolazioni, al fine di rimodellare un servizio sanitario rispondente ai bisogni di salute che continui realmente a connotarsi come pubblico, universale e gratuito, capace di rimettere al centro la prevenzione e la cura e non la malattia come profitto”.

Soddisfazione per l’accordo è stata espressa anche dalla Cisl che ha chiesto alla Regione di farsi portavoce a livello nazionale della proposta di spostare il limite temporale di maturazione dei 18 mesi al 31 dicembre 2022 e ha invitato le aziende sanitarie a “stabilizzare anche gli addetti in servizio a tempo determinato nel sistema sanitario regionale che risultino vincitori di concorso in altre regioni”. La Cisl ha chiesto infine di valutare altre modalità per la stabilizzazione del personale assunto con contratto interinale e di istituire un tavolo tematico permanente sulla carenza di personale medico”.

“Il lavoro messo in atto da partre dell’Assessorato – commentano soddisfatti i segretari provinciali Fials-Confsal Gianni Sciannarella di Matera e Giuseppe Costanzo di Potenza – migliora la sanità pubblica perché tende a garantire stabilità ai lavoratori impegnati nell’ambito dell’emergenza Covid”. La delegazione Fials e Confsal si ritiene soddisfatta di questo importante piano più volte sollecitato dalla Fials in applicazione della norma nazionale. Un plauso va all’assessore Fanelli che da subito ha messo al centro tale tematica stando al fianco dei lavoratori, per un sanità al servizio dei bisogni dei cittadini”.