Criminalità. Processo al clan Schettino, slitta la sentenza: legali mandano certificato medico

Il pm chiede accertamento per i due difensori del presunto boss. Malumori in aula

Sarebbe dovuta arrivare oggi la sentenza di primo grado al processo a carico di presunti affiliati al clan Schettino di Scanzano Jonico. Nell’udienza di questa mattina, al tribunale di Matera, i due difensori del presunto boss, Gerardo Schettino, assenti in aula, hanno fatto pervenire un certificato medico. A darne notizia la Tgr Basilicata in un servizio andato in onda nel telegiornale delle 14.

La pm Anna Piccininni, che nella precedente udienza aveva chiesto condanne complessive per 202 anni per i 14 imputati, e 28 per Schettino, ha chiesto di disporre un accertamento per verificare quanto comunicato dai due avvocati che avrebbero dovuto tenere la discussione difensiva. Richiesta che ha creato disappunto nei legali presenti in aula che hanno parlato di “un brutto precedente”.

Malumori ha creato anche la decisione della Corte presieduta da Giuseppe Di Sabato, che ha deciso di stralciare le posizioni per gli assistiti dei legali assenti: alcuni degli avvocati presenti in aula  -sempre secondo la Tgr- hanno parlato di “disomogeneità della discussione di posizioni connesse in un processo particolarmente delicato”. La discussione è così andata avanti per gli avvocati presenti i quali hanno rigettato l’accusa di mafia per i propri assistiti.