Stellantis Melfi, l’azienda ammette: “4704 esuberi temporanei”

Pubblichiamo in esclusiva il documento. La multinazionale batte ancora ‘cassa’ allo Stato. Chiede un tavolo governativo per prorogare la cassa integrazione a partire dal 7 agosto 2022. Lo scenario è cupo e questa volta è tutto nero su bianco

La lettera, inoltrata da Stellantis al ministero del Lavoro e, per conoscenza, alle “segreterie territoriali dei sindacati di categoria e alle Rsa” è datato 27 giugno 2022. E’ una richiesta di convocazione in sede governativa per la proroga del trattamento straordinario di integrazione salariale.

Esubero di 4704 lavoratori “In premessa al precedente accordo sindacale del 25 giugno 2021 – si legge nella missiva di Stellantis consultabile cliccando qui – è contemplato un piano di investimenti …per la produzione di 4 nuove autovetture completamente elettriche e multibrand il cui lancio è previsto a partire dal 2024, nonché l’assemblaggio diretto nello stabilimento delle batterie per le vetture elettriche ivi fabbricate”. Ma per “le repentine e imprevedibili mancanze di forniture di componenti essenziali dovute alla perdurante crisi globale dei semiconduttori – si legge ancora nel testo – la situazione sopra descritta non consente ancora di prevedere la piena attività lavorativa di tutti i lavoratori e comporta gestire il permanere di un temporaneo esubero di 4704 lavoratori”. In poche parole la multinazionale ammette che al momento c’è un esubero di 4704 lavoratori sulle 7mila unità operanti direttamente alla Stellantis di Melfi.

Lo Stato proroghi la cassa integrazione E poiché “a partire dal 7 agosto 2022 lo stabilimento raggiungerà i limiti temporali massimi di ricorso ai trattamenti di integrazione salariale si richiede con la presente di voler provvedere alla convocazione delle Parti interessate presso la competente sede ministeriale per la proroga del trattamento straordinario di integrazione salariale”. Tradotto vuol dire che Stellantis batte altra “cassa” integrazione allo Stato ammettendo che ci sono “4704 lavoratori in esubero”. Ovviamente non è un ricatto ma una “richiesta di convocazione alle segreterie territoriali” che suona come un allarme occupazione mai suonato così forte. Non si vedono bandiere sindacali che si ribellano o abbiano alcunchè da obiettare. Pare di vedere, questo sì, camerieri di Stato chiamati a interessare lo stesso Stato, a risolvere i problemi in attesa di tempi migliori.

Un operaio: “E’ chiaro, ci manderanno a casa” E tutt’intorno una cortina di silenzio istituzionale “Questo vuol dire che senza benzina e diesel e solo con l’elettrico quegli esuberi saranno reali a partire dal 2024”, si sbilancia, seppur con grande realismo, un lavoratore da noi contattato. Ma il vero dato è un altro. Ciò che veniva segnalato dal nostro giornale, con l’ausilio di alcune fonti e cioè “3500 operai in meno dal 2024”, non solo sarebbe una realtà, ma addirittura una previsione persino benevola, visto lo smantellamento in corso, scritto questa volta nero su bianco dalla multinazionale con la testa in Francia. E nel frattempo, dato ancora più allarmante, ci troviamo davanti alla totale indifferenza dei sindacati di categoria. Per non parlare delle trombette governative regionali, che solo fino a qualche giorno fa parlavano di un “tavolo permanente Stellantis su Melfi”. Tutte chiacchiere, che ad oggi, a voler essere buoni, stanno a zero. Attendiamo comunicati, prese di posizione, tavoli, e pretoriani a cavallo a dirci che non è vero. E che si tratta solo di un’allucinazione collettiva che svanirà domattina all’alba! Qui la lettera di Stellantis a sindacati, ministero e Regione Basilicata

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