Truffa dello sportello bancomat a Muro Lucano, due arresti a Bergamo

Le indagini coordinate dalla Procura di Potenza dopo la denuncia della vittima

Il 6 giugno scorso a Bergamo due persone sono state arrestate, una in carcere e l’altra ai domiciliari, poiché indagate per per sostituzione di persona, truffa aggravata dalla circostanza della minorata difesa e per indebito utilizzo di strumenti di pagamento elettronici, commesse con modalità particolarmente insidiose. I provvedimenti sono stati disposti dal gip del Tribunale di Bergamo su richiesta della Procura di Potenza.

Il provvedimento cautelare è stato emesso all’esito di un’indagine coordinata dalla Procura di Potenza e condotta dalle Sezioni Polizia Stradale di Potenza, Bergamo e Brescia, che hanno materialmente eseguito l’ordinanza cautelare, nel corso delle quali è stata ricostruita la truffa subita e denunciata da un cittadino di Muro Lucano, vittima della cosiddetta truffa dello sportello Bancomat.

Secondo quanto accertato nel corso delle investigazioni la tecnica innovativa ed insidiosa, utilizzata dagli indagati, consisteva nel creare artatamente un equivoco sulle modalità del passaggio del denaro dal conto corrente alla carta di pagamento ricaricabile. In particolare, le investigazioni hanno evidenziato come gli indagati, dopo avere mostrato interesse all’acquisto di prodotti e merci su internet, si presentavano con false identità al venditore e poi fornivano allo stesso indicazioni fuorvianti sulle modalità pagamento. In particolare, inducevano la vittima a recarsi presso uno sportello bancomat per ricevere il pagamento della merce, e, poi, impartivano, telefonicamente, delle istruzioni che, invece, di fatto, comportavano, al contrario, non un loro pagamento, ma un trasferimento di fondi dal conto corrente del venditore a quello nella loro disponibilità.

Contestualmente, a carico di tutti gli indagati, è stato eseguito il provvedimento di sequestro preventivo, diretto e per equivalente, avente ad oggetto disponibilità finanziarie per l’importo corrispondente al profitto diretto del reato.