Overton, il viaggio in musica di Luciano Nardozza nelle Scienze sociali

Il nuovo brano del cantautore lucano racconta la teoria di Joseph P. Overton su come si possa modificare l’atteggiamento dell’opinione pubblica riguardo a una qualsiasi idea

Come si legalizza o si rende accettabile un assoluto tabù, un’idea assurda? Prosegue, con questa domanda, il viaggio in musica nelle Scienze Sociali del cantautore e chitarrista Luciano Nardozza: con il brano dal titolo Overton (in radio e sui digital store dal 29 luglio) racconta la teoria di Joseph P. Overton su come si possa modificare l’atteggiamento dell’opinione pubblica riguardo a una qualsiasi idea. E lo fa in un nuovo pezzo rock rap elettronico, dalle metriche incisive, decise e al contempo orecchiabili. Il brano, accompagnato dal videoclip diretto da Adriano Giotti, arriva a pochi giorni dalla Targa “Riccardo Mannerini” per il Miglior Testo conquistata al Premio Città di Quiliano (Savona), ed è il terzo singolo da “Ciò che non devi sapere”, concept album che affronta in 14 capitoli le dinamiche psicologiche e le strategie di controllo delle masse documentate sin dagli anni ’30.

Il cantautore, di origini lucane, presenterà live l’ultimo lavoro in un concerto nella sua regione (il 17 agosto a Corleto Perticara, Piazza Plebiscito) durante il quale proporrà parte del suo repertorio originale insieme a grandi successi del rock internazionale, reinterpretati in chiave autorale. Sul palco anche il bassista Antonello De Luise e il batterista Antonio Casula.

Secondo la teoria di Overton, alla massa può essere imposto di tutto purché si rispettino determinate fasi (sei) nel sottoporre un dato argomento; passaggi che lo studioso statunitense chiama ‘finestre’: “Nel brano si prende ad esempio un tema considerato come una efferatezza e un grande tabù, il cannibalismo, e si racconta di come, in sei step, possa subire una certa evoluzione: si passa dall’iniziale inaccettabilità e impronunciabilità (fase 1) al parlarne con toni di condanna, in modo estremo e radicale (fase 2). Fino a quando, pian piano, non diventa accettabile sentire un dibattito sul tema (fase 3), poi ragionevole l’idea (fase 4) e infine diffusa (step 5) e addirittura legalizzata istituzionalmente (finestra numero 6) – spiega Luciano Nardozza-Alla fine, dunque, dal tabù inconcepibile iniziale si passa addirittura al fatto che chi non è cannibale sarà soggetto a sanzioni, stigmatizzato, emarginato. Insomma il gregge, secondo questa teoria sociologica, viene guidato fin dove lo si vuole”.

L’escalation da una finestra di Overton all’altra è guidata presso il pubblico in modi ben precisi facendo uso dei mezzi di comunicazione, oltre che leva su certi ambienti “scientifici” disposti a sostenere di volta in volta la versione dominante. L’obiettivo è quello di guidare le persone in una certa direzione dando loro l’impressione che si tratti di una propria scelta personale, libera e autonoma. Di fondamentale importanza – prosegue Nardozza – è dividere l’opinione pubblica in due o più fazioni opposte per generare un finto dibattito che invece punta a ridicolizzare e screditare una delle due parti”.

Il brano Overton è disponibile come singolo dal 29 luglio sui principali store e piattaforme digitali. Sul canale Youtube LucianoNardozzaVEVO è possibile vedere il videoclip.

Cantautore e chitarrista, lucano di nascita e crescita, lombardo di adozione, Luciano Nardozza è attivo sulla scena musicale italiana dal 2017 col suo primo album in italiano “Di Passaggio”, che arriva dopo un lungo percorso da compositore strumentale e arrangiatore, una laurea in lingue e un periodo di studi in Psicologia. Finalista a Capitalent 2017 (tra oltre 4000 proposte), vincitore del Festival Villeggendo 2017, sul podio al Varigotti Festival ’18, finalista al Premio De André 2019 e al premio Città di Quiliano 2022 (targa Riccardo Mannerini 2019 e 2022 per il miglior testo) ama tantissimo suonare live (il suo primo album è stato portato in giro per l’Italia in oltre 30 città diverse).

A maggio 2019 esce il suo secondo lavoro, che lo vede collaborare con artisti quali Gianluca Misiti (tastierista per Daniele Silvestri, Max Gazzè) e Piero Monterisi (batterista per PFM, Tiromancino, Daniele Silvestri) e che ha riscosso ottimi risultati in classifica (il singolo “Quel che avvicina al bene” è entrato immediatamente in seconda posizione nella Classifica Italiana Indipendenti Emergenti, permanendovi per oltre un mese). A fine gennaio 2020 lancia invece “Il Nastro d’Argento”, singolo sulla clandestinità, proposto per il Festival di Sanremo nello stesso anno. A marzo 2020, durante l’esperienza di isolamento vissuta nella prima zona rossa d’Italia del lodigiano, pubblica il brano “Zona Rossa”, una instant song (scritta e prodotta autonomamente in 24 ore) che è una riflessione sull’isolamento e la vera libertà dell’individuo. A luglio 2020 esce la dirompente “Cielo rosso che esplode”- terzo singolo tratto da “Fuori Luogo”- accompagnata dal videoclip realizzato da Beppe Gallo (Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Emis Killa). Ottobre vede la nascita di “Rana Bollita”, canzone di denuncia rap/metal, che invita a riflettere sull’atteggiamento globale nei riguardi dell’attuale pandemia. È finalista a ProSceniUm Festival 2021 (Assisi, 15-17 ottobre). Ciò che non devi sapere (settembre 2021) è il suo terzo lavoro.