Elezioni, “Partiti sottovalutano il rischio astensionismo”

Il segretario della Cisl Basilicata invoca un patto minimo tra le forze politiche su alcuni punti dell’agenda sociale e avverte la Giunta regionale: “Serve concertazione, no a scelte demagogiche”

“Ci aspetta un autunno carico di incognite legate al caro energia e ai possibili effetti sul lavoro, non possiamo permetterci una campagna elettorale fatta solo di slogan e invettive reciproche. L’invito che rivolgo ai partiti e ai leader politici è di mettere al centro delle loro agende la questione sociale. Lacerare il paese con una campagna elettorale sanguinosa significa scherzare con il fuoco”. Il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo non nasconde un certo disappunto per la piega che sta prendendo la campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del 25 settembre e mette in guardia i partiti sul rischio astensionismo: “Il livello di fiducia dei cittadini nei confronti della politica è ai minimi storici e il rischio è che questa sfiducia investa anche le istituzioni democratiche. Aver scelto di portare il paese ad elezioni anticipate in autunno è stato un ulteriore colpo alla credibilità di questi partiti. Il mio timore è che si possa verificare una crisi di rigetto, col rischio di avere una crisi istituzionale nel bel mezzo di una crisi economica”.

Per il segretario della Cisl lucana “serve un patto minimo tra i partiti su alcuni punti di un’agenda sociale in grado di mettere in sicurezza il paese. L’ultimo Decreto Aiuti indica la direzione per costruire coesione sociale e dare un sostegno a lavoratori, pensionati e famiglie che oggi pagano i costi del caro-vita. Sulla tutela del potere di acquisto di salari e pensioni non ci possono essere divisioni. Dal prossimo governo ci aspettiamo di proseguire nel solco del metodo Draghi perché senza il coinvolgimento delle forze sociali il paese rischia di lacerarsi”. Un invito, quello al dialogo, che Cavallo lancia anche alla Giunta regionale: “Il modello di governo non può essere quello del bonus gas che è una misura regressiva e iniqua. Il confronto con il sindacato era doveroso vista la posta in gioco e vista l’urgenza di dare una risposta concreta ai ceti sociali più fragili e più esposti agli effetti dovuti al rincaro dei prezzi dell’energia”.

Il segretario della Cisl torna a sollecitare un tavolo di confronto con la Regione sulle principali urgenze economiche e sociali del territorio: “Anche per la Basilicata l’autunno si annuncia carico di sfide, tuttavia con i partiti impegnati in campagna elettorale non vediamo la necessaria consapevolezza dei problemi, dal futuro del polo automotive alla carenza di personale che rischia di paralizzare la sanità lucana. Per questo, sulla scia di quanto fatto con il governo Draghi, il confronto costruttivo con le parti sociali diventa la premessa necessaria per dare una risposta concreta e non demagogica alle molte problematiche che interessano l’economia lucana”, conclude il segretario della Cisl.