Gas: Tortorelli (Uil), le nostre perplessità della vigilia sono confermate ed anzi aggravate

"Non si comprende come sarà garantita la copertura del fabbisogno determinato in 160 milioni di metri cubi anno e come si affronterà il problema delle minori entrate del bilancio regionale, pari a 60 milioni per il primo anno e 200 milioni per gli anni successivi"

Le perplessità espresse come Uil alla vigilia dell’approvazione del provvedimento della Giunta Regionale che riguarda l’erogazione del gas sono ampiamente confermate adesso, se non aggravate da aspetti di natura tecnica e giuridica che vanno approfonditi, in attesa di conoscere il futuro regolamento attuativo. Intanto, avremmo preferito, se ci fosse stata data l’occasione di esprimere le nostre valutazioni e proposte, una misura che realmente andasse incontro alle famiglie e ai ceti sociali più deboli che si troveranno ad affrontare un autunno di rincari e costi energetici in crescente aumento. Ci sono inoltre aspetti del provvedimento che non sono ancora indicati con precisione tra i quali non si comprende come sarà garantita la copertura del fabbisogno determinato in 160 milioni di metri cubi anno e come si affronterà il problema delle minori entrate del bilancio regionale, pari a 60 milioni per il primo anno e 200 milioni per gli anni successivi.

Ma su un aspetto in particolare c’è bisogno di fare chiarezza: non si spacci il ddl della Giunta per provvedimento verso la transizione energetica che è tutt’altra cosa. La transizione energetica per noi si deve reggere su quattro pilastri: ambiente, sicurezza, lavoro ed investimenti. Siamo sempre più decisi a fare la nostra parte. Abbiamo innanzitutto proposto l’idea straordinaria dell’istituzione di un fondo sovrano con le risorse delle royalties e dei beni comuni, ispirato da due sentimenti-guida: quello della generatività delle risorse naturali, e quello della generosità e della cosiddetta “distesa sul futuro”, verso le nuove generazioni, verso la previdenza sociale per i cittadini lucani e per la costituzione di uno stock di risorse a tesoreria regionale da investire nelle emergenze e nello sviluppo del territorio.

Ancor più dopo l’approvazione del provvedimento ravvisiamo la necessità di indire in autunno gli Stati Generali dell’Energia per aggiornare e tradurre in azioni poderose e coerenti le tante cose da fare per riscrivere la mappa delle opportunità, con la Regione, i grandi Players, il mondo universitario e la struttura della società energetica regionale. La sottoscrizione del Patto di Sito Val d’Agri-ENI prima, e Tempa Rossa-Total dopo, segna il rilancio del confronto con tutti i soggetti istituzionali e sociali coinvolti per affrontare il programma di investimenti sulla transizione energetica, per disciplinare i cambi di appalto dando priorità ai lucani, imprese e lavoratori, per la tutela dei salari e per la sicurezza sul lavoro. È su questa strada che bisogna andare, quella della trasparenza e della concertazione sociale. Non è mai troppo tardi!