Sanità lucana, “disumano costringere dei malati di cancro ad attendere ore per un esame”

L'esperienza vissuta da un uomo di Pisticci che aveva accompagnato il padre al Crob di Rionero in Vulture

Di seguito la lettera inviata alla redazione da un cittadino di Pisticci sull’esperienza vissuta al Crob di Rionero in Vulture dove aveva accompagnato il padre, malato oncologico e anziano, a fare un esame.

“Spett. Redazione, volevo segnalare un disservizio nella gestione delle visite sanitarie in ambito SSR nel quale, purtroppo non di rado, ci si può imbattere, ma che in certi contesti ed in certe strutture quando si verifica assume a mio avviso una particolare gravità. Rendere pubbliche queste situazioni credo possa aiutare anche a sensibilizzare le persone e migliorare il sistema.

Lo scorso venerdì 5 agosto, ho accompagnato un familiare all’Irccs Crob di Rionero in Vulture (Pz), istituto specializzato in ambito oncologico, per eseguire una risonanza magnetica di controllo in regime ambulatoriale. Nonostante l’appuntamento fosse programmato per le 10.00, l’esame è stato effettuato solo alle 15.00, dopo una attesa di ben cinque ore in sala di aspetto. In sostanza, i criteri di chiamata non tenevano minimamente conto dall’orario prefissato, facendo subire simili ritardi anche ad altri pazienti lì presenti.

Trovo ingiusto e disumano costringere dei malati di cancro, anziani e debilitati, ad attese che non trovano spiegazioni, se non nell’assenza della più elementare organizzazione interna nella gestione degli orari di visita. Trovo sia anche una questione di rispetto della dignità delle persone, che ci si dovrebbe aspettare da parte di una struttura sanitaria ancora di più quando, nella propria Carta dei Servizi e nell’”Atto Aziendale”, dichiara di ispirarsi, nell’esercizio delle proprie attività, alla “centralità del paziente, dei suoi familiari e dei loro bisogni rispetto all’organizzazione aziendale”. Lettera firmata