Caro energia, a Matera spenti i condizionatori del Comune e alcuni pali della pubblica illuminazione

La decisione del sindaco Bennardi

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A causa dell’aumento dei costi della bolletta energetica, il sindaco di Matera, Domenico Bennardi (M5S), ha disposto lo spegnimento dei condizionatori in Municipio e di alcuni pali della pubblica illuminazione, “particolarmente energivori”, nei pressi dell’edificio di via Aldo Moro. ”L’aumento dei costi dell’energia – ha spiegato Bennardi – è diventato insostenibile a giudicare dagli aumenti delle ultime bollette, con aggravi di spesa sul bilancio comunale, che ci indurrà a rivedere con una serie di azioni i costi su altre strutture. Ed è giusto che l’amministrazione comunale dia il buon esempio ai cittadini, che saranno chiamati a fare la propria parte.

Il caro energia riguarda purtroppo però anche Comuni e Province, ANCI e UPI hanno lanciato l’allarme chiedendo altri 350 milioni di euro per non mettere a rischio servizi ai cittadini come quelli offerti dagli impianti sportivi e dalle mense scolastiche. Il Sindaco di Matera ha espresso “assoluta condivisione e unione di intenti all’appello fatto da Antonio Decaro, Sindaco di Bari e Presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani e da Michele De Pascale, presidente dell’Unione delle province d’Italia”, i quali hanno recentemente affermato che “il governo sta mettendo a punto provvedimenti urgenti, ma è indispensabile che fra questi sia compresa una misura di sostegno per i Comuni e le Province, in assenza della quale i bilanci degli enti locali sono destinati a saltare”.

Il Comune di Matera consuma attualmente circa 12.000.000 kWh di energia, di questi 8 milioni sono per la pubblica illuminazione, il resto, 4 milioni sono i consumi degli immobili comunali, dove oltre al Palazzo municipale c’è da considerare anche le scuole e l’impiantistica sportiva comunale. Attualmente l’indice PUN (Prezzo Unico Nazionale) che determina il prezzo di riferimento dell’energia elettrica rilevato sulla borsa elettrica italiana è di 0,553960 (€/kWh), che moltiplicando per il totale dei consumi si arriva a cifre mai raggiunte finora che sicuramente Comuni come Matera non possono permettersi.

Occorrono – sostiene Bennardi – emendamenti governativi specifici per i Comuni, soprattutto per quelli come il Comune di Matera che ha a proprio carico molte utenze per strutture particolarmente energivore, dove da anni si doveva lavorare per un programma di decarbonizzazione ed efficientamento energetico.

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