Psicologia oncologica, sia garantita anche in Basilicata

Il consigliere regionale Vizziello chiede, con una mozione, di garantire il servizio ai pazienti e ai loro familiari

“Il cancro non si cura solo con i farmaci, ma anche con il sostegno psicologico che aiuta a superare lo shock iniziale che la diagnosi di tumore produce tanto sul paziente quanto sui suoi familiari. Per questo è fondamentale garantire l’effettività del servizio di psicologia oncologica in tutte le strutture sanitarie della nostra regione deputate alla cura dei malati di cancro”. E’ quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale Giovanni Vizziello, che annuncia di presentare, nell’odierna seduta del Consiglio regionale, una mozione diretta a garantire l’effettività, in ogni unità complessa di oncologia della regione, di un servizio di psico-oncologia riservato ai pazienti oncologici e ai loro familiari.

“Il tumore, purtroppo, oltre ad avere un notevole impatto sanitario e sociale, coinvolge la totalità dell’esistenza della persona e della sua famiglia” -ricorda Vizziello- “determinando cambiamenti che concernono molteplici aspetti come il rapporto con il proprio corpo, la sessualità, le relazioni familiari, i rapporti sociali, in particolare per quel che concerne il lavoro, determinando una sofferenza multidimensionale, definita distress, che necessita dell’assistenza psicologica durante tutte le fasi della malattia(dalla diagnosi alla fase terapeutica, dalla fase di follow up a quella avanzata della malattia) e che deve essere rivolta non solo al paziente ma anche ai familiari dello stesso”.

“La presenza dello psicologo in ambito oncologico” -spiega Vizziello- “oltre ad essere di grande supporto per il paziente in cura perché favorisce l’adattamento alla malattia, garantendo quindi una maggiore aderenza alle cure, va a sostegno della stessa equipe curante che risulta agevolata nel percorso relazionale con il paziente”. “Ogni giorno in Italia più di 1000 persone ricevono una nuova diagnosi di tumore maligno” -conclude Vizziello-“e se vogliamo raggiungere l’obiettivo di una sopravvivenza media, a 5 anni dalla diagnosi, pari al 75%, dobbiamo investire senza indugi in quell’approccio multidisciplinare alle patologie oncologiche, di cui la psiconcologia è un aspetto rilevante e che secondo le evidenze scientifiche aumenta le probabilità di guarigione e migliora la qualità di vita delle persone che si ammalano di tumore.”

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