Stellantis di Melfi, permesso sindacale per 50 tra delegati e membri del direttivo: “adesso è il momento peggiore”

La data dell’8 settembre è fondamentale per capire che cosa accadrà almeno nelle prossime settimane, ma nello stabilimento quel giorno si assenteranno delegati e dirigenti-lavoratori di una sigla sindacale

“La ripresa della produzione dello stabilimento di Melfi è posticipata almeno fino all’8 settembre e non c’è certezza su cosa accadrà dopo. Questa volta non è un problema di mancanza di componenti, ma di mancanza di organizzazione da parte del management. I timori sono aggravati dal fatto che finora il programma di lavoro non è chiaro. Non si sa quando e come avverrà l’effettiva ripresa della produzione. Inoltre, nonostante le ripetute richieste, al momento non si sa quale impatto avranno i cambiamenti sui lavoratori”, hanno affermato i rappresentanti sindacali italiani.

“Si tratta di una situazione molto grave che peggiorerà ulteriormente le condizioni generali dei dipendenti. Il passaggio ai nuovi modelli elettrici deve essere compiuto, ma non per i salari dei lavoratori che stanno già lottando con i tempi di fermo della produzione e l’aumento dei costi di manutenzione. A ciò si aggiungono i continui tagli ai servizi, il calo di produttività, l’aumento della saturazione e l’incertezza sul futuro industriale e sull’occupazione in un’area industriale in cui le aziende devono ancora ottenere ordini per nuovi modelli” hanno aggiunto i sindacati nel loro messaggio. (Andrea Senatore su Clubalfa.it)

Ebbene, la data dell’8 settembre è fondamentale per capire che cosa accadrà almeno nelle prossime settimane. “I dirigenti sindacali interni allo stabilimento – commenta un operaio – quel giorno dovrebbero stare tutti sul posto per verificare i ritmi e le condizioni di lavoro sulle linee specie dopo l’accorpamento di 3 veicoli su una sola linea.”

Eppure, un sindacato, ha chiesto alla direzione del personale dello stabilimento di Melfi, un permesso sindacale retribuito per circa 50 suoi delegati e dirigenti lavoratori nei giorni 8 e 9 settembre, per consentirgli la partecipazione a un’iniziativa pubblica – non di protesta – organizzata dallo stesso sindacato. Era il caso, in questo momento? “In quei due giorni tutti gli aderenti a quella sigla sindacale saranno potenzialmente assenti dallo stabilimento”, ci dice l’operaio che aggiunge: “sono anni che non ci invitano a quella iniziativa con il permesso sindacale, adesso è il momento peggiore per farlo”. Non sappiamo se tutti accetteranno il permesso e parteciperanno all’iniziativa, fatto sta che tra gli operai continua a serpeggiare malumore.