Potenza. Tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso: due arresti

Operazione della DDA e Carabinieri di Potenza. Vittima un'azienda di trasporti con filiale a Tito Scalo

Su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Potenza — Reparto Operativo Nucleo Investigativo ha dato esecuzione, oggi, all’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le indagini preliminari del capoluogo lucano nei confronti di due soggetti, per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.

I fatti risalgono allo scorso mese di febbraio, allorquando attraverso ripetute telefonate a carattere  minatorio indirizzate alla società SALERNO TRASPORTI SRL, con sede legale a Salerno e filiale a Tito Scalo, veniva rivolta la richiesta di corrispondere l’importo di 10mila euro  quale contributo che tutti gli imprenditori della zona avrebbero dovuto versare per rimpinguare le casse a seguito dei recenti arresti per mafia avvenuti nel potentino.

Le indagini, prontamente avviate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, a seguito della querela sporta dai vertici aziendali, e svolte con altrettanta solerzia dal Comando Provinciale dei Carabinieri, hanno permesso di acquisire gravi indizi di reato a carico di POLVERINO Giovanni c FORINO Giuseppe, quest’ultimo responsabile proprio della filiale di Tito Scalo, in un primo momento dichiaratosi vittima, al punto da concorrere a firmare la querela, insieme alle altre vittime reali, dissimulando — così come emerso dagli elementi indiziari acquisiti – il suo effettivo ruolo di complice e di vettore della richiesta minatoria.

Fermo restando il principio di presunzione di innocenza a favore di entrambi gli arrestati, il coacervo indiziario raccolto a loro carico, basato su intercettazioni telefoniche cd ambientali, servizi di osservazione, controllo e pedinamento, esame di persone informate sui fatti ed arricchito anche da una perizia fonica, ha evidenziato

il presunto coinvolgimento, a pari titolo, di ambedue gli indagati nella richiesta estorsiva che, per Ie modalità evocative degli ultimi arresti di mafia recentemente avvenuti a Potenza c nella relativa provincia (38 ordinanze cautelari eseguite a novembre 2021, 15 ordinanze cautelari eseguite a gennaio 2022 e prima ancora 17 ordinanze cautelari eseguite ad aprile 2021) ha permesso di contestare l’aggravante dcl metodo mafioso, riconosciuta dal Gip nella sua ordinanza.