Stellantis Melfi. Cade operaio disabile: l’ascensore è “in disuso”

Il lavoratore è inciampato mentre scendeva una rampa di scale rientrando dalla mensa. Un reclamo, per “l’ascensore per i disabili fuori uso” è stato fatto pervenire ai vertici aziendali lo scorso 8 novembre. Nulla di fatto

Sono circa le 20 di giovedì scorso. Un operaio con ridotte capacità lavorative (rcl) scende una rampa di scale. Sta rientrando dalla mensa, all’interno della Stellantis di Melfi. Deambula con la stampella. La scena ce la racconta chi non era troppo distante da lì. Il lavoratore con disabilità inciampa nella stampella e cade faccia a terra. Chiede aiuto. Qualcuno gli mette immediatamente una maglietta sotto il viso per non lasciarlo con il volto sul pavimento freddo. I colleghi chiamano subito il 118, che giunge con una certa celerità. È senza medico a bordo. Dopo un quarto d’ora, ci raccontano le fonti, arriva l’ambulanza col medico a bordo. Si ferma per un bel po’ di tempo, quindi c’è da credere che prestasse soccorso sul posto al malcapitato lavoratore e che non ci fosse bisogno di un ricovero, almeno nell’immediato. Speriamo innanzitutto stia bene lo sfortunato lavoratore. Ma questa scena racconta anche altro. Ci dice, infatti, lo leggerete dopo, qual è l’abbandono cui sono destinati gli ultimi. Ci racconta l’indifferenza di una grande azienda nei confronti di chi sta peggio e dovrebbe essere tutelato più degli altri, invece…

L’ascensore per i disabili c’è ma non funziona… Invece dietro questa brutta caduta di un operaio a ridotte capacità lavorative, reo di essere andato a consumare un pasto caldo alla mensa che si trova al piano superiore, c’è la strafottenza piena dei vertici aziendali. Ci sono voluti solleciti per la realizzazione dei wc per disabili, ma per l’ascensore, nonostante le tante richieste mosse anche nelle ultime settimane, non c’è stato, sin qui, nulla da fare. L’ascensore è stato realizzato ma non sarebbe attivo.  In un reclamo fatto ai vertici aziendali solo lo scorso 8 novembre, infatti, proprio su questo tema, si legge: “L’ascensore per i disabili per accedere a mensa, come previsto dalla legge, è ancora in disuso nonostante le promesse del Rspp (Responsabile della prevenzione, protezione e sicurezza della salute)”. Questo l’appello, lanciato qualche giorno fa da un operaio preposto alla sicurezza sul lavoro. Richieste cadute nel vuoto, come quelle riguardanti la scarsa illuminazione, le condizioni igieniche e tanto altro. La cosa peggiore, però, in questo caso, è che a rischiare è stato un lavoratore con ridotte capacità, con disabilità. Segno di una logica aziendale e del profitto che non guarda in faccia a nessuno. Oltre al rispetto delle leggi in materia, qui è l’empatia verso i più fragili a latitare. L’ascensore in disuso

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