Carcere di Melfi, sequestrati sei telefonini e 400 grammi di droga

Rinvenuti durante una attività di controllo della Polizia penitenziaria

Nel carcere di Melfi sono stati sequestrati 400 grammi di sostanza stupefacente e sei telefonini in un mese. La Polizia Penitenziaria dall’inizio dell’anno è stata impegnata di un’attività investigativa finalizzata alla repressione del fenomeno dell’ingresso di telefonini e sostanze stupefacenti all’interno della struttura- si apprende da una nota della Segreteria regionale della UilPa Polizia Penitenziaria, che tramite i suoi delegati dichiara: ” è un fenomeno che sta coinvolgendo fortemente tutti gli istituti penitenziari di fronte ad una Amministrazione che si pone inerme, senza uomini, mezzi e risorse necessarie per contrastare anche con apparecchiature elettroniche (come le schermature) l’utilizzo di telefonini.”

Non c’è da meravigliarsi che in un carcere di Alta Sicurezza entrino questi oggetti, -spiega il sindacato-anzi in più circostanze si è constatato che proprio in questi Istituti il trend degli eventi è in crescita, in considerazione della presenza di detenuti appartenenti alla criminalità organizzata di stampo mafioso, i quali non hanno sicuramente problemi di risorse.

Nonostante l’annosa carenza di personale, -conclude il sindacato-gli uomini e le donne in servizio nel Reparto di Polizia Penitenziaria di Melfi, hanno mostrato piena collaborazione e disponibilità anche a svolgere 12 ore consecutive, per portare a termine le operazioni di Polizia previste e organizzate dal Dirigente, i cui risultati non si sono fatti attendere”.