“Conte e Scaglione chiedano di essere sollevati dai loro incarichi alla Provincia”

Il sindaco di Ruoti, Gentilesca: "L'addetto stampa e il segretario diano un segnale di serietà e rispetto per le istituzioni. Chi è preposto prenda provvedimenti"

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota di Franco Gentilesca, sindaco di Ruoti. Gentilesca in riferimento all’inchiesta che un anno fa ha svelato una presunta macchina del fango contro l’ex sindaca Anna Maria Scalise e contro lo stesso Gentilesca, all’epoca assessore comunale, evidenzia l’inopportunità che alcune delle persone coinvolte nell’inchiesta della Procura rivestano mansioni alla Provincia di Potenza. 

“Ogni giudizio deve fare il suo corso, è vero, e fino al terzo grado di giudizio siamo tutti innocenti, ma … Si, esiste un ‘ma’, come esistono le opportunità ed il buon senso nell’attesa di leggere la parola fine. Leggevo ieri ed oggi, su alcuni quotidiani, articoli che non mi hanno lasciato indifferente. I pensieri emersi esprimevano esattamente quello che è il mio modo di vivere quotidiano quale cittadino e quale Sindaco, amministratore di una comunità. Quanto rappresentato nei due articoli, uno a firma di un giornalista, e uno a firma del consigliere Regionale Gianni Leggieri (non ho il piacere di conoscere entrambi), ci ricorda che ogni cittadino, prima di puntare il dito, dovrebbe avere rispetto per gli altri, valutare l’opportunità di certi comportamenti ed avere buon senso.

Nello specifico, un articolo parlava del dott. Giovanni Conte, (ex) Giudice onorario – segretario comunale in diversi comuni lucani e attuale segretario della Provincia di Potenza, che si è visto rigettare dal Tar la richiesta di reintegro nella qualità di giudice onorario per “comportamenti non in linea al rigore etico che si addice alla figura giuridica”. L’altro articolo riguardava un altro dipendente della Provincia di Potenza, l’addetto stampa Luigi Scaglione, indagato in un procedimento, che mi vede parte offesa unitamente all’ex Sindaco di Ruoti Anna Scalise, per reati (tra gli altri) quali stalking e atti persecutori. Dall’articolo si evince che Scaglione non solo offende, ma addirittura suggerisce al consigliere Regionale Gianni Leggieri quale è il comportamento da tenere, insinuando di sentirsi stalkerizzato e avvertendo che saranno i suoi legali a procedere nel merito.

Eppure fin qui tutto ormai è chiaro, gli articoli di stampa ed i cittadini lucani sono ben a conoscenza di ciò che è accaduto. Avremo tempo, man mano che avremo la possibilità di accedere agli atti, di fornire le prove di quanto consumato.

Come cittadino e come Sindaco mi ha colpito, seppur non esageratamente conoscendo i soggetti, come queste persone provino a cassare intere pagine di giornali, centinaia di migliaia di pagine di atti di indagine, migliaia di intercettazioni, tagliando corto con un : farò ricorso in appello, mi tutelerò nelle sedi opportune, darò incarico ai miei legali. Tutto estremamente possibile e giusto da un lato, ma dall’altro, come ribadisce anche il CSM nel caso specifico, abbiamo l’etica, la coerenza, l’opportunità, il buon senso e la correttezza nell’agire.

Orbene come può il dott. Conte ricoprire il ruolo di Segretario della Provincia di Potenza e di segretario comunale in tanti comuni? Come può svolgere il ruolo di Presidente delle commissioni in tanti concorsi pubblici, se il giudizio del Csm definisce la sua “ una condotta incline a metodi disinvolti e certo non in linea con il rigore etico che si richiede a chi svolge funzioni giurisdizionali, anche onorarie “?

Ed ancora, viene ripercorso come il Csm abbia tenuto in considerazione i numerosi esposti presentati nei confronti del ricorrente per fatti connessi all’esercizio della sua attività di segretario comunale. Infatti, il CSM ha fondato la revoca dell’incarico di Giudice onorario al dottor Conte, su di un quadro univoco di fatti significativi, dai quali ha inferito “un’inclinazione comportamentale dell’istante (Giovanni Conte) che va al di là di quella irreprensibilità e di quel rigore che sono richiesti per la figura del magistrato”. Nella sentenza del Tar Lazio inoltre si evidenzia che “non è certo che l’assoluzione (ndr in altro procedimento penale) elimini i profili generali di inopportunità ravvisati dall’amministrazione nella specie, soprattutto con riferimento alla sua attività da segretario comunale”.

Mi chiedo quindi, alla luce di tutto ciò, il dott. Conte può continuare a svolgere il ruolo di Segretario della Provincia e quindi vederlo sedere nei vari incontri con magistrati, Prefetto, Presidente della Provincia o della Regione e ancor più, può giudicare lui, come Presidente di Commissione di esame ai concorsi, i cittadini che si presentano? Quale fiducia verso un Presidente di Commissione che aveva due delle tre figlie a libro paga di Angelo Salinardi, come si è appreso dall’inchiesta della macchina del fango avviata contro l’amministrazione Scalise e addirittura una identificata come prestanome dello stesso Salinardi quale amministratore di società? E’ possibile che dobbiamo sottacere a tutto ciò e nessuno che ne abbia facoltà provi ad intervenire nei confronti di costui?

All’inizio del mio intervento evidenziavo come non potevo rimanere indifferente alla lettura di questo e dell’altro articolo e quanto segue riprende e collega le due situazioni che possono sembrare da una prima lettura singoli episodi distinti e distanti.

Di tutta evidenza il fare di queste persone, che continuano imperterrite nel denigrare e strumentalizzare l’inchiesta di Ruoti come cosa inutile e passeggera che nulla ha a che vedere con loro. Ebbene no, caro Luigi Scaglione, mi trova d’accordo quando dice che ad avvocato risponderà avvocato, ma l’etica, la coerenza, l’opportunità, il buon senso e la correttezza nell’agire che vorrebbe scaricare sull’ex sindaco Scalise, piuttosto che su di me e addirittura sul consigliere Leggieri che, con voce fuori dal coro, invita le istituzioni a provvedere e valutare nel merito quanto accaduto (nel suo sacrosanto diritto, come il mio e della Scalise) non può addirittura farla sentire stalkerizzato! Le ricordo che gli atti di imputazione sono a suo carico e non a carico nostro!

Gli enti preposti, tra cui il Presidente della Provincia e qualunque altro interessato, non possono rimanere in silenzio di fronte al suo comportamento, che al pari di quanto su rimarcato in sentenza per il dott. Conte, evidenzia una enorme mancanza di rispetto per le Istituzioni che si rappresentano. La questione di opportunità e di rispetto sono primarie a quelle che possono essere eventuali giudizi successivi perché è oltremodo chiaro che lei Scaglione si è messo nelle condizioni di cui è indagato.

Pertanto inviterei il dott. Conte e lo stesso Scaglione a chiedere loro stessi di essere sollevati dalle mansioni attualmente ricoperte e dare un segnale di serietà e rispetto per le istituzioni, e laddove ciò non accadesse, invito chi oggi rappresenta le istituzioni a toglierci tutti dall’imbarazzo che sta varcando i confini regionali.”  Franco Gentilesca, sindaco di Ruoti