Braccianti migranti, sindaci di Venosa e Montemilone: Regione finanzi la legge 13

I primi cittadini Iovanni e D'Amelio dopo l'incendio a Boreano: "sarebbe auspicabile apertura anticipata del centro di accoglienza di Palazzo San Gervasio"

I Sindaci dei Comuni di Venosa e Montemilone si uniscono al grido di allarme lanciato da Francesco Castelgrande dell’Osservatorio Migranti di Basilicata, affinché la Regione prenda seriamente in considerazione di finanziare, nel redigendo bilancio di previsione, la Legge Regionale n. 13 del 2016, che ha, tra le sue finalità: “norme per l’accoglienza, la tutela e l’integrazione dei cittadini migranti e dei rifugiati”.
Un provvedimento, questo, non più procrastinabile, all’indomani di una tragedia sfiorata nella serata di ieri, 13 marzo, in località Stregapede, al confine tra Venosa e Montemilone, a cui hanno assistito, tra gli altri, anche gli stessi Sindaci recatisi in loco: tale evento impone la partenza anticipata di misure di prevenzione, rispetto agli anni scorsi, giacché i nuovi arrivi di cittadini extracomunitari, in linea con la media nazionale, sono in notevole aumento e di difficile gestione.

Per esempio – suggeriscono i Sindaci – sarebbe auspicabile un’apertura anticipata del centro di accoglienza di Palazzo San Gervasio; un provvedimento che, tra l’altro, consentirebbe di non arrivare come sempre in ritardo alla prossima, sempre più vicina, stagione estiva.

Del resto, l’ordinanza sindacale che ha disposto la messa in sicurezza e la chiusura degli accessi da parte del proprietario del casolare interessato dall’incendio, è una soluzione che di fatto rinvia soltanto al prossimo caso, in un altro sperduto e abbandonato casale poderale.