Natuzzi, Cobas e Usb: “Sit in per scongiurare licenziamenti di massa”

Il 22 marzo la protesta dei lavoratori davanti alla Prefettura di Matera

Il giorno 22 marzo 2023 a partire dalle ore 10:00 Cobas-Lp e Usb-Lp terranno un sit-in dinanzi al Palazzo della Prefettura di Matera. Il sit in-spiegano le sigle sindacali- è finalizzato a scongiurare il rischio di licenziamenti di massa presso Natuzzi Spa, inviando un esplicito sollecito a:

Governo centrale, il quale adempie agli impegni derivanti dal Protocollo quadro del 28.6.2018 con troppa lentezza, non assolutamente a passo con la rapidità richiesta dal sistema economico attuale. Infatti, Invitalia solo qualche giorno fa ha sbloccato un cofinanziamento atteso già da 2 anni, mentre si aspetta ancora la convocazione da parte del Ministero del Lavoro per dare attuazione alle intese già sottoscritte tra Natuzzi Spa e OO.SS. in merito al Contratto di Espansione. Quest’ultimo strumento consentirebbe una soluzione decisamente non traumatica per gli esuberi dichiarati da Natuzzi Spa, consentendo l’accesso alla Pensione a molti lavoratori che hanno avanzato richiesta;

Amministrazione regionale Basilicata, la quale pare non interessata dal problema crisi Natuzzi e Mobile imbottito. Essa risulta puntualmente e costantemente assente ad ogni incontro istituzionale. Di fatto non ha partecipato all’ultima incontro tenutosi a Bari lo scorso 2 febbraio e nessuno ha notato la sua assenza, considerato che gli interlocutori sono abituati a vedere la sedia riservata al rappresentante della Basilicata restare vacante;

Natuzzi Spa che, aldilà delle responsabilità istituzionali, non sempre rispetta gli impegni assunti. E’ evidente che la riapertura del sito di Ginosa, più volte rimandata, non avverrà neanche entro la fine della prossima Primavera.

Per quanto si qui esposto,-aggiungono- il 22 marzo chiederemo audizione al Prefetto di Matera e rivendicheremo la convocazione da parte del Ministero delle Imprese e Made in Italy della Cabina di Regia nazionale per la vertenza Natuzzi Spa, in modo che ogni soggetto coinvolto si assuma le proprie responsabilità, ponendo fine allo scarica barile che negli ultimi tempi si è verificato.

Infine, pensiamo che anche i sindacati debbano assumersi le loro responsabilità, in quanto ancora una volta i lavoratori appaiono frantumati non per causa loro, ma per decisione di chi li rappresenta. Noi continueremo a chiedere un unico tavolo negoziale alla controparte aziendale, ad informare costantemente le altre OO.SS. in merito alle nostre azioni e proposte e a tentare di costruire un dialogo tra tutte la parti sociali presenti in Natuzzi Spa. Quando questo tentativo di dialogo verrà accolto dai suoi destinatari, certamente saranno i lavoratori a trarne beneficio”.