Stellantis agli operai: “Non dovete sporcare”

La replica di un lavoratore di Melfi: "Avete tagliato le squadre di pulizia e ora volete dare la colpa a noi?"

Dopo l’arrivo a Melfi di un alto dirigente della multinazionale, tirata di orecchie ai vertici locali. “Uno stabilimento in Germania è stato chiuso proprio per la sporcizia”, sarebbe stato l’avvertimento. Un gestore operativo, infuriato, avrebbe urlato sulle linee con le maestranze. Secca e piccata la reazione di un operaio: “Pagate chi deve pulire, piuttosto”.

“Un tempo c’erano i bidoni della differenziata, carta, cartone, e plastica, ci dice un lavoratore del Montaggio, e dovevi centrare l’obiettivo. Si arrabbiavano se sbagliavi a fare centro. Oggi i bidoni sono stracolmi di tutto, e c’è una totale incuria. Dai bagni ai corridoi”. Questo la premessa dell’operaio, che racconta come sono cambiate le cose dall’arrivo di Stellantis, due anni fa. Ma il centro della discussione verte su un retroscena della scorsa settimana. Allo stabilimento di San Nicola sarebbe giunta la visita di un dirigente della multinazionale, il quale, notando condizioni di sporcizia e incuria generalizzata, anche sulle linee, avrebbe fatto una sonora strigliata a direttore e, poi giù a scendere, a tutta la catena di comando. Al punto che un gestore operativo sarebbe andato sulla linea urlando ad alcuni operai che avrebbero dovuto fare attenzione a non sporcare e a ripulire le postazioni, a fine turno.

“Un tempo riuscivamo a farlo, svela il lavoratore, ma se oggi viaggiamo a oltre 400 auto prodotte su ogni turno, come facciamo, è umanamente impossibile, visto che mancano dei colleghi andati in trasferta e spesso anche capi Ute e team leader devono coprire spazi vuoti, fare i recuperi e non riescono sempre a mantenere ordine sulle linee”. In base al racconto, il dirigente Stellantis venuto da lontano avrebbe anche fatto intendere che uno stabilimento tedesco del Gruppo sarebbe stato chiuso proprio per le pessime condizioni igieniche nelle quali si operava. “Ma se tagliano su tutto, comprese le squadre di pulizia, come fanno a chiederci cose che non riusciamo a fare, alza la voce l’operaio che ci ha svelato il retroscena. Se devo correre a velocità altissime per non uscire fuori postazione, non ho tempo anche per ripulire, non c’è proprio tempo. Tanti anni fa ci riuscivamo, ma oggi…”.

Ed eccoci al punto. Il “risparmio” della multinazionale, in primo luogo implica sempre più processi di internalizzazione, cioè di operazioni produttive da fare all’interno, senza ricorso all’Indotto. Si pensi alle aree di Preparazione. Dall’altro, però, “il risparmio”, tocca anche in modo più specifico igiene e pulizia. “Un tempo vedevo sempre l’addetto con la motoscopa nei corridoi, ma adesso è sempre più raro”. E ancora: “Anche nei bagni prima mi capitava di vedere il pavimento umido, segno che c’erano state le squadre all’opera, ora sono sempre più sporchi”. Risparmio su ditte di manutenzione, ma soprattutto di pulizie. E’ un dato. Si pensi alle immagini di qualche mese fa che inquadravano ratti negli spogliatoi muoversi come a casa propria. Ed è proprio all’insegna del risparmio la strada della competitività individuata dal colosso internazionale, per stare sul mercato. “E quasi quasi vorrebbero far ricadere su di noi colpe che toccano la proprietà, per i tagli fatti anche sulle ditte di pulizie, ormai ridimensionate all’osso”.

La tirata di orecchie giunta la scorsa settimana con l’arrivo dell’alto dirigente Stellantis, viene quindi vista come una beffa. “Se si lavora di corsa, con tutte le attenzioni, è normale che si alza la polvere, che si sporca, toccherebbe agli addetti pulire, sempre che vengano pagati. Far ricadere la colpa su di noi è assurdo e ingiusto”, ribadisce l’operaio del Montaggio. Che conclude: “A me è stato riferito da colleghi, ma se il gestore operativo fosse venuto a lamentarsi sulla postazione dove lavoro io, mi sarei alterato”.