Un servizio ‘navetta’ da San Nicola di Melfi a Pomigliano
Ecco la proposta che Stellantis starebbe facendo veicolare sulle linee di Lastratura e Verniciatura per alleviare il ‘mal’ di trasferta degli operai
Le flotte di operai in partenza da Melfi a Pomigliano, di settimana in settimana, e per tre mesi di durata, sono fatto noto. Ma evidentemente deve essere un bisogno sempre più impellente, quello di Stellantis, di persuadere, ‘con le buone’, il maggior numero possibile di operai a superare il mal di trasferta e ad approdare nello stabilimento campano. Anche perché, si fiuta, dall’interno dello stabilimento di San Nicola, un già annunciato allentamento della produzione, se non subito, a partire da settembre. E’ un passaggio obbligato per la realizzazione della prima automobile ‘ibrida ed elettrica’ che verrà, e che ridisegnerà il futuro dell’Automotive lucana.
Diventa così sempre più impellente per i vertici aziendali fare operazione di scouting e convogliare quanti più operai possibile da San Nicola, verso Pomigliano, divenuta croce e delizia, in questa fase. In quest’ottica va letta la richiesta, o meglio, l’esplorazione in corso su alcune linee dello stabilimento lucano. “Da qualche giorno – racconta un lavoratore – i capi Ute stanno facendo girare sulle linee di Lastratura e Verniciatura un messaggio preciso per sondare la nostra reazione”. Il punto è capire “chi di noi sarebbe disposto eventualmente a fare la trasferta a Pomigliano, tutti i giorni, con una navetta, con due corse, mattina e pomeriggio, verso quello stabilimento”. Tradotto, i vertici Stellantis vogliono capire quanti operai sarebbero disposti a partire alle 4 di mattina, e poi a scorrere, anche per il turno pomeridiano, verso Pomigliano. Sarebbe un tour de force, non c’è dubbio, ma con il beneficio della trasferta, 2mila euro e qualcosa al mese in più, rispetto alla paga abituale.
“Per chi non abita distante da San Nicola di Melfi – ragiona la nostra fonte operaia – sarebbe sicuramente un invito allettante”. Anche perché, aggiunge, “ci sono colleghi che ogni giorno vengono da Grassano, Montalbano per lavorare a Melfi e pagano abbonamenti al pullman e ‘senza beneficio di trasferta’. Fanno sacrifici infernali per mantenere il posto di lavoro, con uno stipendio normale”. Come logica conseguenza, non appena da qualche giorno è stata fatta passare questa opzione ‘navetta’, sempre su base “volontaria”, più di qualcuno, tra le maestranze che risiedono non lontano da San Nicola, ci sta facendo il pensierino. “Si, certo, è una proposta da valutare”, conferma la nostra fonte, la quale, evidentemente, abita vicino alla possibile stazione di partenza.
A questo punto, però, viene da chiedersi, cosa ne pensino gli operai che già da anni sono costretti a fare ‘giri di nozze’ ogni giorno per raggiungere Melfi da Montalbano, Policoro, e qualcuno anche oltre. Staremo a vedere. Nel frattempo l’amo è stato lanciato tra gli operai. Ma non su tutti, chi opera al Montaggio, ad esempio, per ora non sarebbe stato interpellato. Troppo importante, pare di capire, il contributo di questi ultimi lavoratori, per garantire la produzione, in questo momento, a Melfi. A meno di smentite dell’ultima ora.