Caporalato, «Per arginare lo sfruttamento serve anche cultura d’impresa e del lavoro di qualità»
È quanto sostengono la segretaria nazionale e reggente della Fai Cisl Basilicata Raffaella Buonaguro e il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo
«L’operazione odierna dei Carabinieri per il contrasto dello sfruttamento di manodopera straniera in agricoltura nel metapontino evidenzia la persistenza e la pervasività del fenomeno. Appare evidente che il solo contrasto sul piano penale non è sufficiente se non si interviene con la medesima incisività nel contrastare alla fonte la cultura della illegalità e nel promuovere una cultura partecipativa del lavoro». È quanto sostengono la segretaria nazionale e reggente della Fai Cisl Basilicata Raffaella Buonaguro e il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo.
«La legge 199 del 2016, da noi fortemente voluta e sostenuta, sta funzionando sul piano del contrasto penale allo sfruttamento e all’intermediazione illecita di lavoratori, ma resta ancora molto da fare nella parte che riguarda la prevenzione e la promozione di una sana cultura d’impresa e del lavoro di qualità.
Allo stesso tempo occorre intervenire a monte per riequilibrare la distribuzione del valore lungo tutta la filiera agroalimentare e rafforzare il canale della bilateralità per una gestione socialmente responsabile del mercato del lavoro agricolo», concludono Buonaguro e Cavallo.