Calciopoli potentina: condannati in via definitiva Cossidente e Scavone
La Cassazione ha respinto i ricorsi dell’ex boss e del suo braccio destro
La Cassazione ha respinto i ricorsi dell’ex boss Antonio Cossidente, ora collaboratore di giustizia, e di Michele Scavone. Cossidente è stato condannato a due anni e cinque mesi, mentre Scavone a un anno e otto mesi. Pare chiudersi definitivamente la vicenda giudiziaria relativa a un’inchiesta della magistratura potentina, su una presunta commistione tra sport e criminalità organizzata ai tempi del Potenza Sport Club. La Corte ha dunque chiarito in via definitiva che all’epoca dei fatti sarebbe esistita un’associazione a delinquere, che avrebbe agito con metodi mafiosi, finalizzata alla frode sportiva. Nella stessa vicenda, che portò ad arresti eccellenti nel 2009, furono coinvolti Giuseppe Postiglione e Luigi Scaglione che nel 2020 vennero prosciolti. A darne notizia la Tgr Basilicata.