Centro Droni promesso dalla Total: qualcosa non quadra, anzi nulla

Il partner privato smentisce la multinazionale francese: “la Nimbus conferma il proprio pieno impegno e la propria disponibilità a proseguire nella realizzazione del progetto CED”
Naufraga il progetto di realizzazione di un centro di eccellenza droni a Stigliano. L’annuncio sarebbe stato dato dalla stessa Total durante la riunione del Tavolo della trasparenza tenutosi l’8 maggio alla Regione Basilicata. Alla base della decisione ci sarebbe il venir meno del partner privato Nimbus S.r.l.
Fin qui le notizie circolate nelle ultime 48 ore. Tuttavia, è proprio la Nimbus a smentire la circostanza con un comunicato diffuso nella tarda serata di ieri. “Nimbus S.r.l. ribadisce il proprio impegno per il Centro di Eccellenza Droni in Basilicata”. E’ questo il senso della nota giunta nelle redazioni giornalistiche.Qui il comunicato integrale
A questo punto ci siamo chiesti perché la Total avrebbe informato i presenti alla riunione del Tavolo circa l’abbandono del Progetto CED? La Nimbus srl da noi contattata sementisce categoricamente quanto affermato dai dirigenti della multinazionale francese: “la Nimbus conferma il proprio pieno impegno e la propria disponibilità a proseguire nella realizzazione del progetto CED nell’area industriale di Stigliano, in conformità con gli accordi presi e le aspettative generate nel territorio.”
E allora, perché l’annuncio improvviso della Total che ha suscitato forti reazioni nel mondo politico e sindacale? Alla Nimbus, sono serafici: “non ce lo spieghiamo, fino alla sera prima della riunione eravamo in contatto con i rappresentati Total e stavamo interloquendo sui dettagli contrattuali, un’interlocuzione tranquilla, non interrotta, ma ancora in corso”. Ma sono emerse questioni contrattuali irrisolvibili? “No”, ci dicono alla Nimbus.
Nel marzo 2023 in una nostra inchiestaavevamo scritto: Il Centro Droni? “Non si farà” ci dicono da quelle parti tecnici ben informati. Il problema sarebbe nato dopo la stesura del business plan: “l’iniziativa non sarebbe redditizia”. Ora, la Total deve chiarire fino in fondo la vicenda. Qualcuno mente. Chi? E perché? Cercheremo di capire nei prossimi giorni. Intanto, voci informate assicurano “che la Nimbus non avrebbe alcuna intenzione di abbandonare il progetto e che proverà ad andare avanti senza la Total.” Tra l’altro in caso di ritiro unilaterale della Multinazionale dal progetto questa potrebbe essere chiamata a risarcire i danni alla Nimbus srl. Staremo a vedere.
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