Cpr Palazzo San Gervasio, lavoratori da tre mesi senza stipendi
Simonetti (Cseres): “Una situazione che dovrebbe spingere la Prefettura ad intervenire immediatamente”
Di seguito la nota di Pietro Simonetti, del Centro Studi economici e sociali, sul mancato pagamento degli stipendi al Centro per i rimpatri di Palazzo San Gervasio Da circa tre mesi i dipendenti della società “Offline Sociali” che gestisce, nei modi che sappiamo dopo le inchieste della Magistratura, non percepiscono gli stipendi. Una situazione che dovrebbe spingere la Prefettura ad intervenire immediatamente non solo per garantire il diritto contrattuale dei lavoratori ma anche a verificare chi e come non adempie e perché tutto questo accade.
Il Centro per i rimpatri di Palazzo San Gervasio, desideriamo ricordarlo, è un mostro edilizio e gestionale nato per scelta del Comune, nonostante il parere negativo della Giunta Pittella, e del Governo nazionale, che ha investito oltre 12 milioni per assemblare un sito del tutto inadeguato. Il Comune di Palazzo rinunciò alla proprietà del sito, sequestrato per ragioni antimafia, molte volte destinato ad accoglienza migranti, e successivamente anche a oltre 5 milioni di euro per la ristrutturazione dell’ex Tabacchifici, per ottenere un centro di rimpatrio. Per la realizzazione del Cpr il Comune fece diversamente, anche in vista della gestione del personale, come è certificato anche dai processi penali successivi, aderì alla richiesta del Ministero.
Ora gli operatori sono senza salario, nel silenzio del Comune e di tanti altri. Mentre il governo spende tante risorse per Centro in Albania senza cogliere risultati significativi, a Palazzo San Gervasio non riesce neanche a garantire gli stipendi agli operatori. Forse è il momento che l’ispettorato Regionale del lavoro intervenga per verificare le attuali inadempienze, gli inquadramenti contrattuali e la condizione complessiva dei lavoratori dipendenti. Pietro Simonetti CSERES