La Basilicata esiste per il governo nazionale solo per le passerelle elettorali
Mega (Cgil): La Regione porti le politiche industriali ai tavoli del governo centrale: senza investimenti la Basilicata è destinata all’estinzione
“La Basilicata esiste per il governo nazionale solo per le passerelle elettorali. Lo abbiamo visto alle elezioni regionali dello scorso anno e lo stiamo rivedendo in questi giorni a Matera con la sfilata di ministri e rappresentanti di governo e della politica nazionale. Il governo Bardi faccia sentire la sua voce e rivendichi il ruolo della Basilicata in questo momento particolarmente critico per il futuro industriale ed energetico della nostra regione. Per questo motivo chiediamo che le vertenze che riguardano le estrazioni petrolifere e la transizione energetica, a partire da Stellantis, vengano portate ai tavoli nazionali”. Lo afferma il segretario generale della Cgil Basilicata Fernando Mega che lancia l’allarme: “La situazione del settore industriale in Basilicata è drammatica. In Stellantis la produzione è quasi ferma: si continua a procedere con la cassa integrazione e gli incentivi all’esodo. Le compagnie petrolifere intanto non mantengono fede agli impegni assunti e in questo senso la sospensione del progetto dei droni da parte di Total, in barba ai protocolli di sito sottoscritti con sindacati e Regione, potrebbe non essere un caso isolato. I ritardi sul no oil, denunciati da tempo dalla Cgil – continua Mega ,- sono il segnale di una chiara volontà politica di disinvestire in Basilicata, dove si continuano a chiudere fondamentali siti produttivi senza alcuna alternativa, delocalizzando importanti progetti altrove”.
Per Mega “paghiamo lo scotto di una classe politica lucana inadeguata e totalmente prona agli interessi del governo centrale. Lo abbiamo visto con la gestione della risorsa acqua, con l’istituzione di Acque del Sud e con le infrastrutture, tant’è che ci apprestiamo a vivere l’ennesima stagione estiva senza treni e con continui cantieri sulle principali arterie stradali. Ciò mentre il turismo continua a non trovare lo sbocco che merita, fagocitato dalle regioni limitrofe, soprattutto per Matera, e mentre la desertificazione bancaria, anche questa denunciata da tempo dalla Cgil, lascia le nostre aree interne completamente sprovviste di servizi.
Le politiche industriali tornino ad essere al centro dell’agenda del governo regionale – conclude Mega-, senza investimenti questa regione è destinata all’estinzione”.


