Si gioca a briscola sulle tragedie della guerra: tra ‘volenterosi’ e furbacchioni l’Europa va a rotoli

Ci sono i fatti che sono, o dovrebbero essere, raccontati con oggettività dai giornalisti. Poi ci sono le opinioni che dovrebbero basarsi sui fatti oggettivi e infine ci sono i pettegolezzi della informazione ZTL
Ci sono i fatti che sono, o dovrebbero essere, raccontati con oggettività dai giornalisti. Poi ci sono le opinioni che dovrebbero basarsi sui fatti oggettivi e infine ci sono i pettegolezzi dell’informazione ZTL
Il fatto 1
Zelensky si incontra con un gruppo che si autodefinisce di ‘volenterosi’ composto da un inglese, Keir Starmer cancelliere della Gran Bretagna, un francese, il presidente Emmanuel Macron, un tedesco, il cancelliere Friedrich Merz, un polacco, Donald Franciszek Tusk per decidere come aiutare l’Ucraina nella guerra contro la Russia tra nuove sanzioni, invio di armi e l’istituzione di un tribunale speciale per i crimini di guerra commessi nel conflitto dalla Russia. In precedenti incontri non avevano escluso l’invio di truppe e addirittura Macron in illo tempore voleva mandare un contingente di soldati francesi. Mancava Giorgia Meloni. Tutti insieme telefonano a Donald Trump. Giorgia Meloni è assente. La fotografia ci restituisce la foto di gruppo con, ovviamente, Macron al centro in operose maniche di camicia e tutti gli altri in completo, a parte la consueta mise guerriera del presidente ucraino.
Il fatto 2
Non hanno parlato della strage in atto a Gaza
Le opinioni 1
Quelle più attente hanno evidenziato che la postura del gruppo pare più orientata a continuare la guerra che a perseguire la pace. Che l’occidente ha già la propria Corte Penale Internazionale per perseguire i crimini di guerra, tanto che ha già emesso un mandato di arresto internazionale per Putin e uno per Netanyahu e quindi la nuova ‘Norimberga’ sembra più uno scherzo da adolescenti che una presa di posizione da statisti.
Si potrebbe considerare che la foto dell’incontro a cinque con Zelensky è la foto della fine della UE. Non perché mancava Giorgia, ma perché mancavano oltre a lei, Sanchez, altri 22 capi di stato UE e poi Ursula Von der Lyen e Kallas. Mancavano perché o l’Europa si muove secondo i dettati franco tedeschi o rimane ferma. La volontà germanica prevale sempre, quella francese quando le riesce se la Germania lo consente.
Si potrebbe aggiungere che appare in tutta evidenza che la UE, intesa come unione dei popoli, sia finita, supposto che sia mai esistita. Si è trasformata in un protettorato di Germania e Francia. Tra l’altro due nazioni deboli che per poter parlare con Trump si devono mettere insieme al Regno Unito, alla Polonia e a Zelensky perché Donald Trump non ha tempo da perdere per parlare con i singoli. Insomma, sanno benissimo di non poter dialogare alla pari con USA, Cina e persino con Putin.
Qualcuno sogghignando potrebbe dire che però possono fare i capetti in Europa, anche se questo implica che il vecchio continente non conti più nulla avviandosi a un inesorabile declino. Certo che se Germania e Francia facessero un passo indietro consentendo la nascita, che hanno sempre impedito, di un vero Stato Confederale europeo allora l’Europa potrebbe contare. Questo presuppone una unica costituzione e una cessione di sovranità bilanciata da una democrazia parlamentare condivisa in cui il Presidente UE fosse eletto direttamente più o meno come Trump in USA.
Si potrebbe persino ricordare che quando avevamo in Europa delle leadership capaci di visione e colte, parlo di Mitterand, Thatcher e Andreotti, il timore diffuso era che con la caduta del muro di Berlino e l’unificazione tedesca ci fosse la germanizzazione dell’Europa. Grazie soprattutto a Romano Prodi il timore si è avverato e la Germania decide la politica economica di tutti i governi a proprio vantaggio. Il grande tabù, rimasto fino ad ora intonso, era il riarmo della Germania. Come l’Euro avrebbe dovuto essere il primo passo per la condivisione delle economie, ora si parla di riarmo come primo passo per l’esercito unico. Ma nessuno sta lavorando al processo di Europa federale che non conviene a Germania e Francia che dovrebbero rinunciare alla propria piccola grandeur a favore di un potere più grande ma condiviso. Tabù caduto grazie al Rearm Europe nato dal pretesto della invasione russa prossima ventura ma in realtà nato per riarmare la Germania. Merz ha affermato che presto la Germania avrà l’esercito più potente d’Europa. L’ultimo tabù è l’atomica tedesca. Ma Macron ha già dato la disponibilità per delocalizzare quelle francesi in Germania. Il passo successivo della Germania sarà ‘Grazie. Possiamo farcele da soli.’
Le opinioni 2
La disgustosa vergogna dei ‘responsabili’, degli USA, della UE, dell’Italia, e di tutti i governanti occidentali è che dopo 17 piani di sanzioni contro la Russia contro Israele ci sono 0, in numeri, zero, in lettere, sanzioni. Fanno i duri, protetti dalle sottane di mamma America ed emettono balbettii confusi contro Netanyahu. Una pietra tombale sull’onore dell’Occidente e l’evidenza di quanto siano frivoli i valori Occidentali.
Invece le opinioni in zona ZTL
Ma parafrasando, mischiando e ‘sfottendo’ il Circolo Pickwick dell’informazione mainstream, riportiamo ‘fedelmente’ un immaginario dibattito in uno dei più seguiti talk show:
Lilli G.: “Avete saputo che Emmanuel, Keir, Friedrich e Franciszek si sono visti ieri per fare i compiti?”
Massimo G.: “Ma Keir non è di un’altra classe?”
Mariolina S.: “Pare però che abbia uno zio molto ricco in America.”
Nadia U.: “Già, abita in uno dei quartieri più esclusivi.”
Beppe S.: “Ah, sì! Come si chiama?”
Lilli G.: “The Donald.”
Beppe S.: “Ma non lui: il quartiere.”
Lilli G.: “Ah! Scusa. Casa Bianca”
Mariolina S.: “Ma Giorgia ci è andata?”
Lilli G: “Figurati se la invitavano.”
Massimo G.: “Lei dice che non è andata perché giocano a bridge e lei gioca solo a briscola.”
Lilli G.: “Ma dai. Fa tanto la saputella, la prima della classe e poi non sa giocare a bridge?”
Mariolina S.: “È una scusa. Snob come sono invitavano una della Garbatella?”
Peppe S.: “Ma se c’era pure Volodymyr che va in una scuola di Centocelle?”
Lilli G.: “Che c’entra! Fa sempre chic avere un povero a casa. Poi poverino è pure bullizzato dal suo vicino di banco!”
L’informazione ZTL pare ridotta a una chat di genitori di una scuola ai Parioli che spettegolano su chi frequenta la casa dei compagni più belli e ricchi.
Non me ne vogliano a La7 e dintorni se me la prendo principalmente con loro. Il punto è che l’intrattenimento politico è inguardabile. Almeno quello di La7 riesce a farmi venire l’ulcera allo stomaco che mi tiene sveglio invece di sonnecchiare sul sofà.