Tempa Rossa, “legalità calpestata, tensioni alle stelle”

La Uilm: Dentro al centro olio si è imposto un modello dove il “padrone morale” di turno detta legge. Ci troviamo di fronte a una gestione padronale violenta e mascherata, dove si impongono decisioni, si calpestano accordi, si gioca con le vite delle persone
Riceviamo e pubblichiamo di seguito il comunicato stampa della Uilm Basilicata su Tempa Rossa.
Con questa nota sentiamo l’obbligo di dire chiaramente quello che si vive oggi a Tempa Rossa. Senza infiocchettare nulla, senza girarci intorno.
Quello che si respira ogni giorno dentro questo centro non è lavoro: è tensione, disillusione, rassegnazione. È abuso, è paura.
Oltre alle percentuali produttive e ai progetti sulla carta – come il famigerato Centro Eccellenza droni – c’è un silenzio assordante sui diritti, sulle condizioni, sulle persone. Le dichiarazioni di Total, i comunicati stampa del provider, gli annunci pubblici e le frasi di circostanza rilasciate qua e là – dentro i tavoli della trasparenza o alla stampa – sono diventati un insulto alla realtà vissuta ogni giorno dai lavoratori. La verità è che a Tempa Rossa è scoppiata una bomba sociale. E chi fa finta di non vedere è complice.
Dentro questo centro si è imposto un modello dove il “padrone morale” di turno detta legge. Una morale falsa, arrogante, strumentale. Alcune aziende – comprese quelle dell’indotto – si comportano come feudatari moderni. E la Total, con il suo silenzio, li lascia fare. Ci troviamo di fronte a una gestione padronale violenta e mascherata, dove si impongono decisioni, si calpestano accordi, si gioca con le vite delle persone. I lavoratori vengono trattati come numeri sacrificabili. Le lettere degli avvocati fioccano. Le diffide pure. Ognuno cerca di pararsi. Ma nessuno si prende la responsabilità.
Avevamo sottoscritto un verbale chiaro, nella vertenza Lucania Servizi: né i lavoratori di quella realtà, né quelli di Tecnoindustrie avrebbero dovuto subire ritorsioni o perdere il lavoro. E invece? Quel verbale è diventato carta straccia. Una farsa. Una bugia. Dal giorno dopo, tutto è stato smentito dai fatti. Colpevoli?