Vertenza E-Distribuzione, la mobilitazione continua
“L’azienda incurante delle numerose sollecitazioni e a volte diffide poste unitariamente dalle federazioni di categoria del settore elettrico di Basilicata, non risponde e procede imperterrita”
Al termine di un giro di assemblee molto partecipate in tutti i presidi E-Distribuzione di Basilicata e dopo lo sciopero del 12 maggio, che ha registrato un’adesione superiore al 90% tra il personale operativo, le segreterie regionali e la Rsu Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec fanno sapere che continua la mobilitazione per la vertenza di E-Distribuzione.
“L’azienda – affermano i segretari Francesco Iannielli, Salvatore Falabella e Giovanni Trentadue – incurante delle numerose sollecitazioni e a volte diffide poste unitariamente dalle federazioni di categoria del settore elettrico di Basilicata, anche su temi riguardanti la sicurezza e la qualità del servizio, non risponde e procede imperterrita, in maniera unilaterale, nella narrazione di uno scenario che vedrebbe affermare una nuova articolazione dell’orario di lavoro per il personale operativo.
Mentre E-Distribuzione SpA “racconta di voler applicare le regole contenute in un accordo sottoscritto con le organizzazioni sindacali nazionali”, FILCTEM, FLAEI e UILTEC ribadiscono che “quel patto sperimentale non ha soddisfatto la prevista verifica. Inoltre, E-Distribuzione da un lato nega al sindacato il previsto confronto preventivo sancito dal contratto collettivo nazionale del settore elettrico in tema di modifica di orario di lavoro, dall’altro intende applicare un orario in virtù dello stesso accordo sperimentale, che a nostro avviso non ha superato la verifica, in una modalità che non rispetta le regole dell’accordo nella parte in cui lo stesso recita che la condizione necessaria per l’applicabilità del nuovo orario è che nella singola unità (blue team) sia praticabile il giro di reperibilità di una settimana su quattro, dato il numero di reperibili contemporanei contenuto nel documento sull’ultima riorganizzazione.
Siamo al paradosso. Non è questa l’Enel che conoscevamo e lo diciamo con il rammarico di chi negli anni ha animato il confronto con quest’azienda all’interno di un livello di relazioni sindacali di altissimo profilo. Per queste ragioni – concludono Iannielli, Falabella e Trentadue – nel porgere un sincero ringraziamento ai lavoratori che compatti stanno sostenendo le ragioni della vertenza, non ci fermeremo. Abbiamo già chiesto infatti all’Ispettorato del lavoro territoriale la convocazione delle parti in sede istituzionale”.