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A Bologna il libro di Salierno che racconta la “storia lunare” dello scienziato lucano Giovanni De Maria

27 giugno 2025 | 09:18
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A Bologna il libro di Salierno che racconta la “storia lunare” dello scienziato lucano Giovanni De Maria
L'autore e De Maria

Lo scienziato italiano che negli anni Settanta pose le basi della presenza umana sulla Luna

Giovanni De Maria, lo scienziato italiano che negli anni Settanta pose le basi della presenza umana sulla Luna, sarà a Bologna per la sua “storia spaziale” raccontata da Emilio Salierno nel libro “La Luna respira”.

Sofos Aps per la divulgazione delle scienze, in collaborazione con Inaf Oas, Istituto Nazionale di Astrofisica di Bologna, propone il volume dedicato al professore emerito di Chimica Fisica dell’Università La Sapienza, edito da Rubbettino.

L’appuntamento è per venerdì 4 luglio, alle ore 19, nel cortile del Centro sociale e culturale Giorgio Costa, in Via Azzo Gardino 48, nel centro cittadino e dei quartieri, dove Flavio Fusi Pecci, già direttore Inaf Bologna, converserà con De Maria e l’autore Salierno.

La presentazione è sostenuta da “Case di quartiere Bologna”, Libreria Ubik e inserita nella rassegna “È tempo di scienza 2025”, viaggio tra scienza e immaginazione per esplorare il cielo, il tempo e il nostro posto nell’Universo. Tutti gli eventi sono gratuiti e aperti alla cittadinanza.

Il libro sulla vita di Giovanni De Maria sta nel solco della vecchia e nuova epopea lunare, una grande vicenda di passioni, incontri, scoperte, amori e ricordi personali. Nella narrazione, che è il frutto dei dialoghi avvenuti a Roma, nel quartiere Monti dove vive De Maria, c’è la quotidianità del celebre dipartimento americano di Fisica diretto da Fermi, le frequentazioni con i Premi Nobel, gli episodi curiosi del mondo scientifico e sociale della Chicago degli anni Cinquanta.

Il prof. De Maria, romano d’adozione, ma nato in Basilicata, vinse nel 1957 una borsa di studio Fulbright nel Dipartimento di Fisica dell’Università di Chicago, dove ancora aleggiava la fama di Enrico Fermi, morto pochi anni prima. Aveva 26 anni e condivise momenti intensi con il suo mentore, e poi amico, Mark G. Inghram (fisico del Progetto Manhattan e artefice del calcolo dell’età della Terra) e con il mito Chandrasekhar (Chandra). Frequentò casa Fermi, dove la moglie del Premio Nobel, Laura Capon, accoglieva i ricercatori italiani di Chicago, confermando la consuetudine avviata dal marito. Tornò in Italia e fu professore di Chimica Fisica alla Sapienza di Roma. La NASA, nel 1970, gli affidò le pietre lunari delle prime Missioni Apollo, credendo nel suo progetto che prevedeva la distruzione del materiale portato sulla Terra dagli astronauti, da cui estrasse l’ossigeno utile alla sopravvivenza sul corpo celeste.

Nel libro di Emilio Salierno (prefazione dell’ambasciatore Mario Cospito), si ripercorre la storia straordinaria di un ricercatore che ha raggiunto la ribalta scientifica durante la Guerra Fredda. Giovanni De Maria, a 94 anni, è tornato all’attività divulgativa e fa presente che stanziarsi su un corpo celeste fuori dalla Terra sarà il più grande passo mai compiuto dall’umanità, spiegandone i vantaggi, ma anche i rischi, delineando lo scenario dei prossimi decenni e il ruolo centrale dei suoi studi.

Il presidente di Sofos Aps di Bologna, Antonio De Blasi, dice che “la scienza non può essere considerata materia esclusiva degli specialisti e quindi bisogna adoperarsi per semplificare e rendere accessibile il più possibile gli argomenti più tecnici. “La Luna respira”, con la storia di De Maria, che presentiamo a Bologna, assolve proprio allo sforzo di rivolgersi a una platea ampia che vuole apprendere con leggerezza, sia pur in una cornice di informazione corretta e rigorosa. La struttura del libro di Salierno, il tipo di narrazione, si presta bene a quelli che sono i nostri obiettivi e la nostra azione divulgativa”. La copertina del libro De Maria