Acqua potabile e irrigua, in Basilicata alti livelli di stress idrico
L’Osservatorio Utilizzi Risorse Idriche dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale conferma lo stato di severità idrica in Basilicata: potabile severità elevata, irrigua la severità è alta
Nella seduta del 27 maggio 2025, l’Osservatorio sugli Utilizzi delle Risorse Idriche dell’Autorità Distrettuale di Bacino dell’Appennino Meridionale ha trovato conferma lo stato di severità idrica∗ per il territorio di competenza, sia per il comparto potabile che per quello irriguo, seppur con diverse condizioni di criticità per alcuni settori territori.
In particolare, il Segretario Generale dottoressa Vera Corbelli, ha evidenziato: “I dati disponibili e le analisi condotte per i principali schemi idrici distrettuali hanno consentito di rilevare la presenza di situazioni di significativa criticità”.
In particolare, nel corso della seduta si è rilevato che:
• Per gli invasi del sistema Acque del Sud lucano, al momento l’evoluzione della disponibilità evidenzia un grado di criticità elevato tanto per l’invaso di Monte Cotugno quanto per l’invaso del Pertusillo
• Per gli invasi dello schema Ofanto, attualmente si riscontra una disponibilità di circa 105,00 Mm3 con un deficit di circa 1.2 Mm3 rispetto al periodo omologo dello scorso anno, con una forte criticità per l’invaso di Conza;
• Per lo schema Fortore (Occhito), i dati disponibili evidenziano un deficit di circa 68.95 Mm3 rispetto al periodo omologo dello scorso anno, con una forte criticità per l’approvvigionamento irriguo.
Per quanto riguarda il comparto potabile il livello di severità idrica risulta elevato per le province di Crotone, Reggio Calabria, per lo schema Basento-Camastra-Agri. Per il resto della Basilicata il livello di severità rilevato risulta medio. Mentre per il comparto irriguo la severità idrica in Basilicata è “alta”.
In merito alle azioni a breve e lungo termine – si legge nel documento pubblicato il 30 maggio – il Segretario Generale ha descritto gli interventi strutturali ad oggi posti in essere da parte dell’Autorità di Bacino Distrettuale e delle Regioni, mirati tutti a rendere più resiliente il sistema (di adduzione, accumulo e trasferimento). Al riguardo, ha richiamato gli interventi già rappresentati nella seduta precedente dell’Osservatorio relativi agli schemi Ofanto, Basento-Bradano, Ionico-Sinni a cura del Commissario di Governo art. 1 comma 154, L. 145/2018
Tra le azioni non strutturali ha richiamato le attività di condivisione e confronto, predisposte con i Consorzi di Bonifica e con gli Enti Gestori, elaborazioni che hanno bisogno dell’integrazione di dati ed informazione da parte di tutti gli Enti interessati. Inoltre ha fatto presente che l’Autorità di Bacino Distrettuale, al fine di sostenere sotto il profilo “tecnico-scientifico-gestionale” il potenziale trasferimento delle acque dal, Molise alla Puglia (dall’invaso invaso del Liscione a quello di Occhito), ha posto in essere la realizzazione di un programma di studio (studi, analisi, rilievi, elaborazioni eccetera). Qui il resoconto completo della seduta del 27 maggio
∗ll livello di severità idrica, o stress idrico, indica la pressione esercitata sulla disponibilità di acqua potabile e irrigua rispetto alla sua richiesta