Cardio Chirurgia San Carlo, le precisazioni dell’Aor
“L’Azienda ha già avviato un processo di potenziamento del personale, attraverso nuove assunzioni e contratti libero-professionali”
“In riferimento al recente articolo pubblicato dalla redazione di Basilicata24, l’Azienda Ospedaliera intende fornire doverose precisazioni.
È fondamentale, in via preliminare, ribadire che l’Ospedale San Carlo rappresenta un’eccellenza nel panorama del Servizio Sanitario Nazionale. La sua attività è in costante crescita, non solo in termini di volumi, ma soprattutto per la qualità delle prestazioni erogate, come attestato da numerosi organismi nazionali e internazionali specializzati nella valutazione oggettiva dei servizi sanitari.
Tale elevato standard si riflette appieno anche nella Cardiochirurgia, come esplicitamente confermato dal neo-direttore, dott. Gabriele Giunti, proveniente da una struttura di rilievo nazionale quale il Careggi di Firenze, che assumerà ufficialmente l’incarico il 1° luglio, nel rispetto dei tempi di preavviso. Nelle sue presenze settimanali già assicurate in ospedale, Giunti ha espresso grande entusiasmo per il contesto che si appresta a guidare, evidenziando le competenze umane presenti e l’eccellente livello tecnologico e logistico disponibile. Ha inoltre manifestato la ferma convinzione di poter ulteriormente rafforzare il ruolo della Cardiochirurgia del San Carlo a livello italiano.
L’Azienda, condividendo questa visione positiva, ha già avviato un processo di potenziamento del personale, attraverso nuove assunzioni e contratti libero-professionali. Tali azioni mirano ad accelerare la riorganizzazione, essenziale sotto la nuova guida della Cardiochirurgia.
A fronte di un quadro così solido, desta rammarico constatare come l’attenzione si concentri esclusivamente su situazioni contingenti, peraltro gestite con efficacia tramite gli strumenti più appropriati e consolidati nel tempo.
Venendo al merito della questione sollevata, i fatti sono i seguenti. A causa di assenze contemporanee di più cardiochirurghi per motivi di salute, pienamente documentabili, è stato attivato il protocollo di mutuo supporto con le cardiochirurgie di altri DEA del Servizio Sanitario, quali i Policlinici di Bari e Foggia, al fine di garantire le urgenze h24. Questo modello organizzativo collaudato, già adottato in passato, assicura la continuità dell’assistenza e la sicurezza dei pazienti.
Non corrisponde, pertanto, al vero l’asserita chiusura della cardiochirurgia per tre settimane. È infatti verificabile ‘per tabulas’ che il protocollo per le urgenze è stato attivato per soli nove giorni, in due periodi distinti, mentre tutti gli interventi programmabili sono stati calendarizzati senza interruzioni. È, dunque, inconferente l’affermazione relativa all’assenza di comunicazioni sul sito dell’Azienda, dal momento che l’operatività programmata è stata costantemente e validamente garantita senza alcuna compromissione del servizio.
Ritenendo opportuno valutare in sede differente e più adeguata le illazioni sull’evento avverso occorso, l’Aor ribadisce il proprio impegno costante nel garantire la qualità e la continuità dell’assistenza ospedaliera. Si auspica, pertanto, un confronto trasparente e costruttivo tra operatori dell’informazione e Azienda, nel rispetto del diritto alla verità e della serenità dei cittadini, evitando messaggi allarmistici e privi di riscontro fattuale, che rischiano solo di generare immotivate preoccupazioni nell’utenza.”
Abbiamo il dovere di ricordare che nel nostro articolo sono già riportate le spiegazioni-precisazioni fornite dall’Azienda a fronte dei disagi segnalati e non smentiti. Ci chiediamo se le spiegazioni fornite ieri dall’Azienda alla nostra redazione siano ancora valide.