Eolico selvaggio: la battaglia dei sindaci e l’offensiva degli editori-imprenditori
Il sindaco di Muro Lucano: “Gli atteggiamenti di certe testate giornalistiche sono veri e propri atti intimidatori nei confronti degli Amministratori Locali, in particolar modo se la proprietà del giornale coincide con quella di chi ha interesse ad installare il parco eolico su un territorio”
Sull’eolico selvaggio e speculativo abbiamo scritto in questi inchieste, articoli, editoriali. Abbiamo informato l’opinione pubblica sui rischi corsi dal territorio sconvolto da impianti irrispettosi del patrimonio naturalistico, archeologico, storico, paesaggistico. Una ricchezza collettiva sottratta alle popolazioni per arricchire pochi imprenditori. Siamo stati più volte querelati per i nostri articoli. Ma non abbiamo smesso di raccontare la verità. Una delle tante verità su cui abbiamo insistito più volte riguarda la saldatura tra interessi economici, imprenditoriali, politici e editoriali intorno al business dell’energie rinnovabili, fotovoltaico compreso. Non abbiamo alcun pregiudizio nei confronti delle fonti alternative al petrolio. Ma abbiamo fermamente criticato, e continueremo a farlo, le speculazioni private che, seppure legittime, non possono “agire in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana” (art. 41 della Costituzione). E in tutto questo tempo di danni causati dagli impianti speculativi ne abbiamo mostrati in quantità, anche con la viva voce delle persone che hanno subito limitazioni alla loro sicurezza, alla loro libertà e alla loro dignità. Senza parlare dei danni all’ambiente e dello scempio subito dai territori. Basta sfogliare gli archivi di questo giornale.
In questi giorni gli ennesimi episodi legati agli interessi che denunciamo da sempre. La saldatura tra giornali, imprenditori e politica è emersa in tutta la sua nudità. L’episodio della Conferenza di Serviziche ha dato parere positivo al mega impianto da 30WH tra Vietri di Potenza e Savoia di Lucania, ci segnala fatti “inquietanti” raccontati dal sindaco Giordano. E’ facile in questo caso intuire quali e quanti poteri si coalizzano contro una comunità locale, a disprezzo del territorio e delle popolazioni che lo abitano, pur di raggiungere lo scopo del profitto privato.
Ancora più inquietante l’attacco mediatico-imprenditoriale subito dal sindaco di Muro Lucano che, insieme ad altri suoi colleghi, difende il territorio dall’aggressione di un impianto eolico della Società Monte Raitiello srl, di Donato Macchia editore del giornale La Nuova. Un impianto discusso e discutibile che renderebbe più povera un’intera area ricca di bellezze naturalistiche. Ebbene, basta ascoltare il racconto del sindaco di Muro Lucano, per rendersi conto dell’accaduto. Clicca qui
Le parole del sindaco Setaro devono far riflettere: “Gli atteggiamenti di certe testate giornalistiche sono veri e propri atti intimidatori nei confronti degli Amministratori Locali, in particolar modo se la proprietà del giornale coincide con quella di chi ha interesse ad installare il parco eolico su un territorio.”
E basta leggere le pagine di alcuni giornali, citati dallo stesso sindaco, per capire che siamo ad un punto di grave manipolazione della verità. Siamo all’evidenza plastica, trasparente, della saldatura tra poteri di cui parliamo da anni. Se salta il confine istituzioni pubbliche e interessi privati la democrazia subisce un grave indebolimento. Bisogna mettere un freno a tutto questo.
Ancora più grave il ruolo assunto da questi giornali. E triste, molto triste la parte recitata da alcuni giornalisti prestati, magari loro malgrado, alla causa dei “padroni”. Siamo sul filo delle “intimidazioni” ai sindaci. E più evidentemente siamo alle pressioni mediatiche e a manifestazioni create ad arte per “suggerire” ai sindaci più moderazione. Qualcuno ha voluto trasformare le parole del sindaco Setaro in uno scandaloso attacco ai giornalisti e alla libertà di stampa. A noi piace ricordare che la libertà di stampa per esistere ha bisogno anche di giornalisti liberi. La politica lucana con la P maiuscola se ancora esiste e gli organismi del giornalismo lucano con la G maiuscola è bene che si interroghino e facciano sentire la propria voce.
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