La processione di San Gerardo a Potenza e quello sgarbo alla memoria di Elisa Claps

Il 30 maggio festa del santo patrono del Capoluogo di regione. La tradizionale cerimonia religiosa segnata da uno strano episodio. Ma l’episodio che più ci ha inquietati è stata la fermata della processione davanti alla chiesa della Santissima Trinità, con l’inchino della Statua del Patrono.  Per quanto ci risulta, nel percorso seguito dal corteo religioso si attraversano altre chiese. E davanti a nessuna di queste ci sarebbe stata una fermata speciale. La chiesa scelta per una sosta particolare è stata quella in cui è stata uccisa Elisa Claps. Perché una fermata particolare? Perché ci sono entrati il vescovo Davide Carbonaro e il cardinale Angelo De Donatis, mentre il popolo, la statua del Santo e i suoi portatori sono rimasti fuori ad aspettare. E che ci sono entrati a fare? “Per qualche minuto di preghiera”, ci dicono. Vogliamo ricordare a Monsignor Carbonaro, Arcivescovo di Potenza e Gran Priore dell’Ordine Militare del Santissimo Salvatore e di Santa Brigida di Svezia, che la targa dedicata a Elisa Claps è fuori dalla chiesa della Trinità. Ma il vescovo e il cardinale si sono fermati a pregare o a visitare o a contemplare il luogo in cui c’è un’altra targa, quella che ricorda il discusso parroco don Mimì. Ci spiegate?

Abbiamo contattato Gildo Claps per un commento sull’accaduto: “Se questo è il nuovo corso della Chiesa potentina, prendiamo atto che nulla cambia. Per nulla sorpreso dall’episodio, Questo evidentemente era il segnale che si aspettava la città. Eppure l’unica cosa che la famiglia Claps ha chiesto al nuovo vescovo è  la rimozione della targa a don Mimì che non mi risulta sia stata rimossa.”