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Petrolio in Basilicata. La Total fa quello che le pare

12 giugno 2025 | 18:06
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Petrolio in Basilicata. La Total fa quello che le pare
Bardi e Cupparo

La Regione mostra muscoli di cartone e l’assessore Cupparo fa la faccia feroce perché inadeguato

La multinazionale francese continua a fare quello che le pare. Anche perché in tutti questi anni organi di controllo, politica, istituzioni le hanno consentito ampia libertà di manovra. Per non farla lunga basta riprendere alcuni dei nostri articoli per rendersi conto di cosa parliamo. Appalti misteriosi, selezioni manipolate, circuiti di favori, guasti agli impianti. Senza parlare dell’indotto: operai senza diritti e spesso anche loro raccomandati, imprese, le solite, politicamente tutelate che cannibalizzano le altre. E poi i ragazzi che vanno via da paesi ormai vittime della desolazione. Comunità frantumate socialmente e che hanno smarrito l’identità. Territorio devastato.

A Tempa Rossa, hanno fatto e continuano a fare quello che vogliono, anche e forse soprattutto con la complicità della politica. In questa zona franca della “Concessione Gorgoglione”, e vale anche per la Val d’Agri, si sono saldati nel tempo interessi imprenditoriali e politici, interessi individuali di esponenti locali dei partiti o delle coalizioni civiche e piccole ricchezze familiari. Insomma, basta riprendere le decine di articoli, inchieste, editoriali pubblicati su questo giornale per comprendere di cosa parliamo. E senza ricordare il comportamento di alcuni sindaci sempre con il cappello in mano negli uffici dei petrolieri.

Anche su vicende clamorose abbiamo assistito al silenzio della politica e delle istituzioni, ma anche di alcuni settori sindacali. Si veda l’appalto misterioso da 5 milioni di euro. Oggi l’assessore Cupparo si duole per il comportamento dei dirigenti Total. Prima sul mistero del Centro Droni, poi per il mancato rispetto degli accordi sul mantenimento occupazionale. Al Tavolo della Trasparenza convocato per oggi, 12 giugno, i dirigenti della multinazionale hanno dato forfait. In gioco la credibilità della Regione e la sua capacità di far valere le ragioni dell’interesse pubblico.  Credibilità e ragioni da sempre indebolite per causa della complicità sostanziale con i petrolieri francesi e italiani sin dall’insediamento di Tempa Rossa e della Val d’Agri. Ribadiamo la nostra opinione circa l’inadeguatezza dell’assessore Francesco Cupparo che ha già dimostrato di non essere all’altezza del ruolo in altre circostanze. Un accordicchio si troverà, ma resterà tale fin quando i nodi giganteschi del potere giocato sia da Total sia da Eni in questa regione non saranno sciolti.

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