Vertenza Iscot, stop ai trasferimenti fino a settembre
I sindacati Filcams Cgil, Uil Trasporti, Filcom e Ugl si dicono “soddisfatti” dell’accordo
Si è tenuto oggi nella sede di Confindustria Basilicata, a Potenza, un incontro tra le organizzazioni sindacali e l’azienda Iscot che si occupa delle pulizie nello stabilimento Stellantis di Melfi e nell’indotto. Dopo giorni di sciopero l’azienda ha congelato fino a settembre i trasferimenti in altri stabilimenti fuori regione annunciati a causa della contrazione delle attività per via di una riduzione delle commesse e all’uso massiccio degli ammortizzatori sociali per il periodo dal 14 aprile 2025 al 30 settembre 2025, data della scadenza dell’appalto con Stellantis Europe S.p.a.
A seguito del nuovo piano industriale di Stellantis e che prevede un aumento di lavorazioni subito dopo l’estate con l’avvio delle nuove autovetture Jeep Compass, la Iscot ha finalmente fatto un passo indietro accogliendo le istanze dei sindacati che avevano già chiesto all’azienda di stoppare i trasferimenti soprattutto alla luce della possibilità prospettata dal dipartimento Attività produttive della Regione Basilicata di attivare progetti di formazione continua. Si tratta di 119 lavoratori con contratti da 25 ore e salari già esigui, che non sarebbero nelle condizioni di poter affrontare i costi aggiuntivi che il trasferimento in un’altra regione comporterebbe, costretti dunque a licenziarsi di fronte all’obbligo di un trasferimento.
I sindacati Filcams Cgil, Uil Trasporti, Filcom e Ugl si dicono “soddisfatti” dell’accordo giunto in Confindustria ma non abbassano la guardia, continuando a verificare che l’azienda rispetti gli impegni assunti.