Lavoro: giovani e donne ai margini in Basilicata
Di Pierro (Uil) commenta i dati Inps 2024: in Basilicata lavora poco più del 36% delle donne nel settore privato, agricoltura esclusa. Ancora più allarmante è la condizione dei giovani: meno del 20% ha un impiego da dipendente
“I dati Inps 2024 parlano chiaro e raccontano una realtà che, purtroppo, conosciamo da vicino: in Basilicata lavora poco più del 36% delle donne nel settore privato, agricoltura esclusa. Uno dei tassi più bassi d’Italia. Ancora più allarmante è la condizione dei giovani: meno del 20% ha un impiego da dipendente. Così si spegne il futuro di un’intera generazione.” Lo afferma Sofia Di Pierro, Segretaria Confederale Uil Basilicata, commentando i dati occupazionali. “Non basta dire che la Basilicata ha la retribuzione media più alta del Sud (18.869 euro annui): il punto è chi rimane fuori e perché. Sono le donne, i giovani, le persone più fragili a pagare il prezzo più alto dell’assenza di politiche efficaci.”
“La Uil – prosegue Di Pierro – da tempo ha acceso i riflettori su questi squilibri. Lavorare non basta più: in Italia, oltre il 45% dei giovani lavoratori non raggiunge nemmeno un anno pieno di contribuzione. E in Basilicata il lavoro giovanile è troppo spesso sinonimo di frammentazione, part-time involontario, discontinuità. Così non si costruisce autonomia, né futuro previdenziale.”
Il dato sulle settimane lavorate è eloquente: in media, un giovane lavora meno di 37 settimane l’anno. “Serve una pensione contributiva di garanzia – ricorda la Uil – che riconosca anche i periodi di formazione, discontinuità e cura. Altrimenti questa generazione sarà esclusa due volte: oggi dal lavoro, domani dalla pensione.”
Anche sul versante femminile la situazione è drammatica. “Una donna su cinque lascia il lavoro dopo la nascita del primo figlio. I congedi parentali e maternità in Basilicata sono stati poco più di 2.000 nell’ultimo anno: è un numero che fotografa non solo un disagio, ma un sistema che non regge il peso della cura. La maternità è ancora, troppo spesso, un ostacolo alla carriera. Non possiamo più accettarlo.”
La Uil chiede da anni la piena attuazione dell’articolo 42 del Codice delle Pari Opportunità (D.Lgs. 198/2006), ma denuncia come le azioni positive “restino sulla carta” in assenza di una strategia strutturata e duratura. “Serve una visione pubblica del welfare – incalza Di Pierro – che metta al centro la persona, non la prestazione. Asili nido accessibili, welfare di prossimità, incentivi all’occupazione femminile. Solo così possiamo liberare davvero il potenziale delle donne.”
In questo contesto nasce il progetto “On the Way – UIL Basilicata nei comuni”, con cui il sindacato ha scelto di attraversare il territorio, incontrare persone, ascoltare i problemi reali, costruire risposte condivise. “On the Way è la nostra alternativa al silenzio delle istituzioni. Andiamo nei municipi, nelle piazze, nelle sale consiliari, per incontrare chi ha smesso di cercare un lavoro, chi non trova un servizio, chi non si sente rappresentato. Vogliamo restituire voce a chi è stato ignorato.”
Ma ascoltare non basta. Di Pierro lancia una proposta concreta: “Serve un piano straordinario per il lavoro femminile e giovanile in Basilicata. Serve ora. Formazione qualificata. Incentivi seri a chi assume. Servizi di conciliazione. Copertura reale dei congedi. Politiche attive sui territori. Il sogno di una Basilicata più giusta non è un’utopia. È direzione. È scelta”.


