Bonus gas, arriva la stangata dei conguagli nelle bollette dei lucani
Federconsumatori chiede la sospensione immediata dei conguagli fino alla definizione di un quadro normativo chiaro e condiviso e un tavolo di confronto urgente con la Regione
La misura che avrebbe dovuto rappresentare un sollievo concreto per le famiglie lucane si è trasformata in un labirinto di regole sospese, ricorsi giudiziari e bollette impreviste. A dirlo in una una è Federconsumatori Basilicata.
“Il Bonus Gas Basilicata, -si legge nel comunicato stampa- nato per compensare l’impatto ambientale delle estrazioni petrolifere sul territorio, è oggi al centro di una crisi istituzionale che rischia di minare la fiducia dei cittadini verso le politiche regionali.
Con ordinanza cautelare, il Tribunale Amministrativo Regionale ha sospeso l’efficacia della delibera regionale che estendeva le condizioni economiche agevolate previste per i clienti vulnerabili a tutti i clienti domestici residenti. Il Tar ha ritenuto: il ricorso delle società fornitrici ammissibile e fondato, poiché l’applicazione generalizzata delle tariffe agevolate comporterebbe perdite economiche significative e distorsioni della concorrenza; la Regione Basilicata priva di competenza normativa in materia di tariffe gas, prerogativa esclusiva dell’ Area; il danno alle imprese prevalente sull’interesse pubblico, anche in vista di possibili azioni risarcitorie. La sospensione resterà in vigore fino all’udienza pubblica fissata per il 8 ottobre 2025, lasciando migliaia di famiglie in un limbo normativo.
Altra nota dolente sono i conguagli retroattivi, “una stangata inaspettata-sottolinea Federconsumatori- Nel frattempo, molti cittadini stanno ricevendo bollette straordinarie con richieste di rimborso che superano i 370 euro, a causa del ricalcolo dei bonus già erogati. Questi conguagli derivano dalla differenza tra consumi stimati e consumi effettivi, con il paradosso che chi ha ricevuto più del dovuto — senza alcuna colpa — ora si ritrova a dover restituire somme importanti.
Un sistema da rivedere- prosegue Federconsumatori-Il meccanismo basato su stime si è rivelato inefficiente e penalizzante. La mancanza di trasparenza, di comunicazioni preventive e di strumenti di tutela ha generato un clima di sfiducia e disorientamento. Le famiglie non possono essere trattate come variabili contabili in un sistema che non garantisce equità.
Le richieste di Federconsumatori Basilicata sono chiare: sospensione immediata dei conguagli fino alla definizione di un quadro normativo chiaro e condiviso; tavolo di confronto urgente tra Regione, operatori e associazioni dei consumatori per rivedere i criteri di calcolo e le modalità di erogazione; campagna informativa capillare, con linguaggio accessibile, per spiegare ai cittadini le ragioni dei conguagli e le opzioni di rateizzazione; impegno formale affinché i futuri contributi siano basati esclusivamente su consumi reali, evitando stime che generano squilibri. Le istituzioni regionali e nazionali agiscano con urgenza, trasparenza e responsabilità. Non è accettabile che una misura pensata per compensare un danno ambientale si trasformi in un peso economico e psicologico per le famiglie. Serve una risposta concreta, non solo tecnica, ma anche etica e sociale”.



