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Strage nel Materano, Europa Verde Basilicata: “Non un incidente, ma una sconfitta collettiva”

10 ottobre 2025 | 11:23
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Strage nel Materano, Europa Verde Basilicata: “Non un incidente, ma una sconfitta collettiva”
Foto d'archivio

“Ammassati in un’auto troppo piccola, dopo ore nei campi, senza tutele, senza sicurezza, senza diritti reali. Non possiamo chiamarlo incidente stradale”

Quello accaduto nei campi del Metapontino è una strage sul lavoro: quattro giovani vite spezzate, dopo una giornata di fatica nelle campagne lucane. È la fotografia più amara di un Sud che continua a spopolarsi, mentre chi ancora lavora questa terra è spesso costretto a farlo in condizioni di precarietà, invisibilità e rischio.

È inaccettabile che nel 2025 si muoia così: ammassati su un’auto troppo piccola, dopo ore nei campi, senza tutele, senza sicurezza, senza diritti reali. Queste persone — braccianti indiani, ma prima di tutto lavoratori — non sono ospiti temporanei: sono parte della nostra comunità.

Possibile che la Basilicata non riesca ancora a integrarle davvero, a riconoscere il loro contributo come una ricchezza e non come una marginalità da tollerare? Come Alleanza Verdi e Sinistra chiediamo che questa tragedia non scivoli via come una notizia qualunque, ma diventi un punto di svolta.

Serve una piena applicazione dei contratti, con controlli seri su orari, trasporti e sicurezza; serve un piano regionale per la dignità del lavoro agricolo, che coinvolga istituzioni, sindacati e associazioni; serve infine un percorso stabile di integrazione e formazione linguistica e civica per i lavoratori migranti che vivono stabilmente in Basilicata cui va assicurata una piena integrazione in un territorio sempre più spopolato

Non basta commuoversi: in una piccola regione i controlli si possono fare agevolmente, come l’integrazione, ricordando a tutti che stiamo parlando di persone e non di schiavi che riempiono solo il nostro frigorifero. Europa Verde-AVS