Logo

Indotto Stellantis Melfi: anche per la Tiberina sarà “presidio permanente”

3 novembre 2025 | 12:55
Share0
Indotto Stellantis Melfi: anche per la Tiberina sarà “presidio permanente”
Alcuni momenti dell'assemblea che si è svolta ai cancelli della fabbrica

La decisione a margine dell’assemblea sindacale di stamani. “E’ il momento di battersi per il lavoro, non di stare sul divano”

Commesse per la nuova Compass non ce ne sono per la Tiberina di San Nicola di Melfi. E nel nuovo calendario, in vigore da oggi, le maestranze (129 tra operai, impiegati e amministrativi) sono suddivise in 8 squadre, quindi ciascuno lavorerà “un giorno ogni due mesi”, con scadenza della Cassa integrazione prevista ai primi di maggio 2026. Davanti a questi numeri impietosi, l’assemblea sindacale di stamani, davanti ai cancelli della fabbrica, ad altro non è servita se non a ratificare uno stato delle cose che va verso il peggio e che già si subodorava.

Un altro pezzo di Indotto che salta. Per la cronaca si producono scocche, pezzi di lastratura, proprio per Stellantis. “Qui dal 2005 abbiamo prodotto fino a 1450 pezzi al giorno”, sibila dal microfono Donato Gentile, rsu in fabbrica. Così incredibile e repentina la caduta dell’ultmo anno, però, che a margine dell’assemblea, dove erano presenti anche i veritici regionali dei sindacati di categoria, gli operai hanno iniziato a mobilitarsi. “Sarà presidio permanente”, si sente urlare tra gli operai. “I tempi degli annunci e degli incontri alla Fattoria e al Consiglio comunale di Melfi sono finiti, è tempo di agire”, presegue un’altra voce. E così, con ogni probabilità, nei prossimi giorni potrebbe già partire un presidio, forse davanti i due capannoni aziendali, troppo grandi per poter dare lavoro, al momento “solo a 30 persone”, come si sente dire dai rappresentanti sindacali.

Siamo per strada, invece di decidere di stare la giornata sul divano è il momento di farci sentire, di combattere”, è la eco che prende sempre più forma. Domani, nel frattempo, è previsto un incontro all’interno dei cancelli, tra la proprietà della Tiberina (“azienda che ha commesse e investe in tutta Europa e non solo, non a Melfi però”) e una rappresentanza sindacale. Dall’incontro di domani, però, previsto per le 14, non si attende nulla di nuovo, nulla che non sia già risaputo. Ecco perchè, con molte probabilità “sarà presidio permanente”. “E quei pochi che saranno chiamati a lavorare dalla prossima settimana sono invitati a fare sciopero”. Sembra questa la linea intrapresa stamani. “Non obbligheremo nessuno a scioperare o a stare ai presidi, ma è giunto il momento di decidere cosa fare, e restare sul divano finisce solo con l’acuire questa morte lenta “. Questi i ragionamenti davanti alle bandiere sindacali issate nel piazzale della Tiberina. Linea che segue, dopo qualche settimana, quanto già iniziato da un’altra fabbrica dell’Indotto, la Pmc, che si trova a pochi metri, e anche questa addetta alla Lastratura.

Gli operai Pmc sono in presidio ormai da 21 giorni proprio a due passi dalla Tiberina. Stesso discorso, due facce della stessa medaglia. C’è fame di lavoro in entrambi gli stabilimenti. Più di 200 i lavoratori “messi da parte” solo nelle ultime settimane, tra le due fabbriche, dal nuovo corso di Stellantis, che ha deciso di internalizzare le produzioni dentro la fabbrica madre. E il grido di battaglia, anche qui, come per la Pmc, appare lo stesso. “O ci fanno lavorare all’interno della nostra fabbrica, oppure Stellantis internalizzi anche noi insieme alle produzioni”. C’è aria di protesta, la pazienza è finita per chi è rimasto praticamente “per strada”, con in mano solo uno straccio di Cassa a termine, poi la Naspi, e null’altro. I due presidi, tra Tiberina e Pmc potrebbero anche unirsi. Ma questa è una pagina ancora tutta da scrivere. “E’ ora di lottare”, si sente nel frattempo come voce di sottofondo, mentre l’assemblea sta terminado e la mobilitazione è solo agli albori. Alcuni momenti dell’assembleaTiberina, lavoratori MelfiTiberina, lavoratori MelfiTiberina, lavoratori MelfiTiberina, lavoratori Melfi