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Piaghe sul corpo, come garantire la cura degli anziani

Nelle persone in là con gli anni, le piaghe da decubito rappresentano delle lesioni piuttosto comuni. Si tratta di ulcere che si presentano in corrispondenza delle parti del corpo che accolgono le prominenze ossee, e sono frequenti soprattutto nei soggetti anziani dal momento che la loro pelle è più fragile di quella dei giovani. Inoltre, a mano a mano che si invecchia la circolazione del sangue peggiora sempre di più. Imparare a curare le piaghe degli anziani è importante, anche perché spesso le persone di una certa età sono obbligate a condurre una vita sedentaria per colpa delle patologie che le affliggono. Le piaghe da decubito, infatti, sono tipiche delle persone che devono rimanere su una sedia a rotelle o a letto.

Perché si formano le piaghe

Una glicemia troppo elevata può essere il motivo di una guarigione delle ferite più lenta del dovuto, e al tempo stesso può favorire la comparsa di infezioni, così che la guarigione risulti ancora più difficile. In svariate circostanze, poi, la depressione senile fa sì che le persone anziane non riservino nei confronti del proprio organismo e della cura di sé la necessaria attenzione. Il formarsi delle piaghe da decubito è dovuto alla prolungata e continua compressione dei vasi sanguigni che si verificare in particolari zone del corpo quali i talloni, i glutei, i trocanteri e il sacro. Nel caso in cui sugli arti inferiori di una persona anziana compaiano delle piaghe, queste non devono essere confuse con piaghe da decubito: si tratta, invece, di ulcere venose.

Le piaghe sui piedi e sulle gambe

L’insufficienza venosa è una delle ragioni per le quali si possono formare le piaghe sugli arti inferiori delle persone anziane: tale condizione, infatti, può essere alla base di arrossamenti, di dolori, di sensazioni di pesantezza e di gonfiori, fino al manifestarsi delle ulcere. Nei soggetti che soffrono di diabete mellito, d’altro canto, sono più comuni le piaghe ai piedi: non a caso, si parla di piede diabetico, una condizione che in molti casi provoca, per effetto di urti accidentali o di calzature non abbastanza comode, la presenza di ulcere. La sensibilità al dolore nei soggetti diabetici viene alterata dal fatto che i vasi sanguigni e i nervi vengono danneggiati dalla malattia.

La scelta della medicazione

Per capire qual è la medicazione più appropriata da utilizzare e quale medicazione scegliere, è necessario tenere conto dello stadio della lesione e delle caratteristiche della ferita. Una crema a base di ossido di zinco può essere utile in presenza di quegli arrossamenti del cosiddetto prima stadio, quando l’ulcera vera e propria non si è ancora formata. Una concentrazione elevata di zinco, infatti, favorisce la protezione e l’idratazione della pelle, ma serve anche ad attenuare gli arrossamenti e a prevenire il formarsi delle piaghe.

I prodotti di A Mio Agio

Il web shop di A Mio Agio è lo store ideale a cui affidarsi per trovare le medicazioni migliori per la cura delle piaghe da decubito. Qui è disponibile un ricco catalogo di articoli che sono un punto di riferimento per tutti coloro che prestano la massima attenzione a performance e sicurezza.

Gli altri prodotti da conoscere

Un’altra indicazione preziosa ai fini della cura delle piaghe degli anziani proviene dalla valutazione della quantità di essudato che proviene dalla lesione. In presenza di una lesione altamente essudante e che è causa di sanguinamento, il consiglio è di ricorrere a una medicazione in schiuma di poliuretano o di impiegare un alginato di calcio, che si caratterizza per le proprietà emostatiche. Quando, invece, si ha a che fare con una lesione poco essudante, va bene un cerotto idrocolloide. Anche in questa circostanza si può adoperare la schiuma di poliuretano, con una copertura di idrogel sulla faccia anteriore, a prescindere dalla presenza o meno di fibrina.

I consigli da tenere a mente

Partendo dal presupposto che in presenza di ferite infette non si dovrebbe mai usare il cerotto idrocolloide, è utile tener presente che con lesioni di terzo e di quarto stadio è sempre preferibile fare riferimento a professionisti del settore sanitario, dal momento che si tratta di ferite molto profonde che possono coinvolgere i muscoli e addirittura le ossa.