Basilicata terra di nessuno. Chi tutela il territorio dal saccheggio?

17 giugno 2018 | 12:12
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Terna è il proprietario principale della Rete di Trasmissione Nazionale italiana dell’elettricità in alta e altissima tensione: opera in un regime di monopolio naturale e svolge un servizio per la trasmissione e il dispacciamento dell’energia elettrica attraverso il Paese. È uno dei principali operatori europei di reti per la trasmissione dell’energia, azienda quotata in borsa. Ha circa 4mila dipendenti, un ricavo nel 2017 di 2,2 miliardi di euro, gestisce 72mila e 880 chilometri di linee in alta tensione.

Che cos’è la Trasversale Lucana

È un elettrodotto che fa parte dell’intervento sulla rete elettrica nazionale denominato Trasversale Lucana che servirà a immettere in rete la produzione degli impianti di energia da fonti rinnovabili, in particolare eolico, autorizzati o in corso di autorizzazione, ed è soprattutto fonte di ossigeno per l’eolico selvaggio. La rete si sviluppa da Avigliano-San Nicola di Pietragalla, attraversando diversi comuni per connettersi in fine all’elettrodotto Matera-Santa Sofia ai confini con la Puglia, con diverse stazioni elettriche.

I lavori abusivi

Nonostante la scadenza del termine di validità del Giudizio Favorevole di Compatibilità Ambientale e del termine di ultimazione dei lavori,12 marzo 2018, Terna spa continuava a lavorare indisturbata. Fino a quando, pressata dalle proteste dei cittadini, sospende i lavori il 7 giugno 2018. Soltanto a sospensione avvenuta, i Comuni di Tolve e Oppido Lucano emanano un’ordinanza di sospensione dei lavori. Con colpevole ritardo. Intanto la Regione tace.

Nel frattempo, tra parchi eolici selvaggi e lavori per la Trasversale, il territorio è devastato.

Il dubbio va sciolto. Le due ordinanze sono firmate dai responsabili dell’area tecnica. Non sappiamo che cosa pensino i due sindaci, Nessuno dei due ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. La questione non è esclusivamente tecnica, ma anche e soprattutto politica. Aspettiamo che Pasquale Pepe, sindaco di Tolve e Antonia Maria Fidanza sindaco di Oppido Lucano ci dicano per quale ragione non sono intervenuti quando bisognava evitare il peggio e perché non si esprimono su tutta la vicenda.

Intanto l’Associazione Antigone, con Porzia Fidanza, lancia l’ennesimo appello.

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