Donne in campo, “in agricoltura le donne la fanno da padrone”

E’ in crescita anche in Basilicata il numero di donne agricoltrici capaci di fare impresa e i settori non sono solamente quelli canonici ed usuali. Si punta dunque anche al biologico, alle produzioni Dop e Igp e vitivinicoltura o alla creazione di agriturismi; fattorie didattiche e sociali, che tanto stanno andando di moda negli ultimi tempi e ancora l’ultima frontiera degli agri-asili e agri-nidi. L’Associazione Donna in Campo-Cia Basilicata porta all’attenzione un dato rilevante: è il settore primario quello con l’indice “in rosa” più elevato. Nell’ultimo decennio c’è stato un incremento di circa il 3% (30,4% al 33,3%) e quindi un imprenditore agricolo su tre è donna. Mentre le aziende a conduzione femminile hanno registrato una flessione minore rispetto a quelle a conduzione maschile (- 29,6% contro -38,6%). Nel tessuto nazionale poi sono oltre 530 mila le aziende a titolarità femminile ed il contributo delle donne al valore aggiunto complessivo dell’agricoltura si attesta al 35% che in soldoni vuol dire 26 miliardi di euro. Se si guarda agli agriturismi l’associazione, l’apporto rosa in termini economici è preponderante: delle 19 mila strutture in tutt’Italia, quasi il 40% è gestito da imprenditrici con un giro d’affari di circa 500 milioni di euro su un totale di 1,1 miliardi dell’intero settore. Il settore vinicolo invece conta il 35%di forza lavoro femminile. Gli obiettivi sono quelli di sempre: valorizzare al meglio l’imprenditorialità femminile e le condizioni della donna in agricoltura.