Confesercenti: alla Camera pdl “libera la domenica”

16 giugno 2013 | 11:04
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Confesercenti: alla Camera pdl “libera la domenica”

“Libera la Domenica” – la proposta di legge di iniziativa popolare, per la quale Confesercenti, con l’importante incoraggiamento che è venuto dalla Conferenza Episcopale Italiana, ha raccolto il sostegno di 150mila firmatari in tutta Italia- ha iniziato il suo percorso parlamentare: è finalmente fra gli Atti Parlamentari della Camera dei Deputati. Sono state dunque raccolte nel Paese molte più delle 50mila firme necessarie per promuovere una legge di civiltà che freni l’eccesso di aperture domenicali e festive delle attività commerciali, restituendo dignità ed equilibrio a imprenditori e lavoratori del settore, non a caso condivisa dalla Chiesa e dai sindacati di categoria.

Obiettivo della legge è cambiare la normativa sulle liberalizzazioni e riportare nell’ambito delle competenze delle Regioni le decisioni sulle aperture degli esercizi commerciali. Si tratta di una legge di civiltà che freni l’eccesso di aperture domenicali e festive delle attività commerciali, pur tenendo conto di specificità (località turistiche, festività particolari per afflusso turisti, sagre e feste patronali, ecc.). Essendo una legge di iniziativa popolare, non decadrà con il termine della legislatura.

Gli eccessi di liberalizzazioni – evidenzia il presidente della Confesercenti provinciale di Potenza, Prospero Cassino – penalizzano i piccoli negozi, costringendo imprenditori e lavoratori a sacrificare valori importanti come la famiglia. La nostra proposta di legge di iniziativa popolare vuole innanzitutto restituire alle Regioni la facoltà di decidere sulle aperture domenicali. Nello specifico della Regione Basilicata si pone il problema di adeguare la normativa regionale che è datata e non tiene conto delle novità intervenute, oltre che per porre un freno agli ipermercati della grande distribuzione organizzata e sostenere i nostri progetti di rivalorizzazione dei centri storici attraverso i centri naturali e le Associazioni di via. I dati sulla mortalità dei negozi sono stati da noi diffusi in tante occasioni e parlano chiaro: sbaglia chi si illude che tenendo aperto di domenica superi la crisi dei consumi e recuperi guadagno.