Cig, senza soluzioni coesione sociale a rischio

30 agosto 2013 | 19:02
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Cig, senza soluzioni coesione sociale a rischio

“Il provvedimento varato mercoledì dal Consiglio dei ministri non da copertura e risposta alle situazioni di emergenza che la Basilicata sta vivendo”. Lo dichiarano i segretari generali di CGIL-CISL-UIL di Basilicata, Genovesi-Falotico e Vaccaro, con specifico ed esplicito riferimento al rifinanziamento di 500 milioni previsto per i sussidi in deroga del 2013. “Le risorse stanziate dal Consiglio dei Ministri- continuano Genovesi, Falotico e Vaccaro – amplificheranno, ancora di più, la situazione già grave ed allarmante per i lavoratori in mobilità in deroga e per le imprese lucane che vivono una situazione di grave difficoltà, mettendo, così, a rischio la stessa tenuta della coesione sociale. L’assoluta necessità di stanziare risorse sufficienti a dare copertura all’intero anno 2013 era stata posta come necessità prioritaria, dalle segreterie di CGIL-CISL-UIL, in virtù delle risorse  precedentemente stanziate e del tutto insufficienti rispetto al trend negativo del fabbisogno reale che lasciavano scoperti, nella nostra regione, circa 7 mesi con migliaia di ulteriori posti di lavoro a rischio”.
“Il problema vero è che siamo preoccupati, per effetto di questa gravissima situazione, per le crisi aziendali che si dovranno affrontare nei prossimi mesi e che, senza la copertura necessaria, potranno tradursi direttamente in licenziamenti. Siamo nella condizione che ancor prima di fare i conti del riparto la nostra regione abbia già esaurito le risorse”. “Come segreterie regionali di CGIL-CISL-UIL piuttosto che fare altri pasticci e inseguire le emergenze sarebbe utile fare una vera riforma universale degli ammortizzatori che preveda l’estensione della contribuzione a tutte le aziende e a tutti i settori e tipologie contrattuali, superando così i limiti dell’attuale sistema che dimostra tutti i limiti della deroga e non da risposte alla situazione di preoccupante precarietà”. “Nella situazione attuale –concludono Genovesi-Falotico e Vaccaro- riteniamo che vada messo in campo un immediato confronto con il Governo regionale al fine di individuare un percorso che abbia realmente al centro della propria azione i lavoratori che usufruiscono degli ammortizzatori sociali perché, oggi più che mai, occorre una marcia in più sulle politiche attive del lavoro. E’ giunto il momento in cui non è più rinviabile la messa in campo di una formazione mirata e di percorsi di riutilizzo di coloro che si trovano in difficoltà anche attraverso il coinvolgimento degli Enti Locali per la messa in campo di progetti mirati che possano dare loro una prospettiva di natura economica e, soprattutto, restituirgli la dignità di lavoratori e di cittadini della nostra regione”.