Lavoro, la crisi è tutt’altro che passata

16 settembre 2013 | 17:53
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Lavoro, la crisi è tutt’altro che passata

Se anche in un mese tradizionalmente piu “tranquillo” (per chiusura estiva e ferie) come quello di agosto le ore autorizzate di cassa integrazione superano in Basilicata le 600mila (393mila cig straordinaria, 155mila in deroga con un allarmante 200 per cento in più di luglio, 56mila ordinaria), è drammaticamente evidente che la crisi è ancora pesante, diffusa territorialmente e in tutti i settori. E’ il commento della segreteria regionale della UIL Basilicata ai dati del settimo-ottavo Rapporto sulla Cig (luglio-agosto) diffuso oggi dall’Ufficio Politiche Territoriali nazionale Uil. Sempre tra agosto e luglio si segnala un aumento di 741 lavoratori lucani in cig (664 in più per la straordinaria, 608 in più per la cig in deroga) ed una diminuzione di operai in cig ordinaria (meno 531 unità), per complessivi 3.548 lavoratori interessati da provvedimenti di ammortizzatori sociali. Quando con agosto si completano 2 trimestri su 3 è opportuno – evidenzia la Uil – fare una prima analisi sul 2013 ed emerge per la Basilicata un miglioramento: le ore di cig erogate nei primo otto mesi 2013 sono state complessivamente 6,5 milioni a fronte delle circa 11 milioni di ore erogate nel periodo gennaio-agosto 2012; anche il numero di operai è sensibilmente in calo: da 8.081 di gennaio-agosto 2012 agli attuali 3.249. Non c’è però da fare affrettate valutazioni ottimistiche perché – sostiene la nota – la crisi è tutt’altro che passata e la tendenza nazionale resta preoccupante. Due sono le considerazioni: la prima è che la cassa integrazione è uno strumento di protezione per chi è coinvolto da crisi aziendali ma è inevitabilmente una medicina di fronte ad una malattia, la crisi, che va curata con altre terapie: rimessa in moto dei consumi, drastica riduzione della pressione fiscale sul lavoro, incentivi alle imprese che sono in grado di assumere; la seconda riguarda la ipotesi di riduzione, già dal prossimo anno delle risorse da destinare alla cassa in deroga con conseguente ridefinizione dei criteri. Criteri che inevitabilmente lascerebbero fuori dalla protezione sociale decine di migliaia di persone, peraltro le più esposte alle crisi aziendali e che rischierebbero di scivolare verso il dramma della disoccupazione. La UIL non ritiene accettabile che di fronte ad una possibile ripresa che avrà un effetto sul lavoro in tempi lunghi si laceri il rapporto tra impresa e lavoratore. Infine dopo le dichiarazioni del Premier Letta da Bari (Fiera del Levante) sul rinnovato impegno meridionalista del Governo è ora che si passi ai fatti innanzitutto per l’occupazione giovanile sempre più drammatica. Servono quindi politiche urgenti- e non più rinviabili – per affrontare l’emergenza lavoro e serve un Governo nella pienezza di poteri di intervento e con un’agenda di impegni per occupazione, imprese e infrastrutture al Sud.