Petrolio, investimenti e occupazione nei territori interessati dalle estrazioni

Il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato e quello dell’Economia Fabrizio Saccomanni hanno firmato il decreto (previsto dall’articolo 16 del DL 1/2012) che mira a sviluppare investimenti infrastrutturali e occupazionali nei territori interessati da attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi. La misura- secondo quanto sottolineato in una nota del Governo-si tradurrà in sensibili vantaggi, economici e sociali, soprattutto per il Mezzogiorno e in particolare per la Basilicata. Il decreto destina una quota variabile dal 30% al 15% delle entrate fiscali relative a tali attività ad un Fondo per il finanziamento di progetti locali mirati allo sviluppo delle infrastrutture e dell’occupazione. Il provvedimento approvato segue dunque il passo delineato nella Strategia Energetica Nazionale, e cioè l’aumento della produzione nazionale di idrocarburi portando dal 7 al 14% il contributo al fabbisogno energetico totale al 2020, con una previsione di 17 miliardi di euro di investimenti, oltre 100 mila posti di lavoro addizionali, un risparmio di oltre 5 miliardi di euro l’anno sulla fattura energetica e ulteriori 3 miliardi l’anno in entrate fiscali. “E tale sviluppo- si legge ancora nel comunicato- può avvenire riducendo complessivamente il numero di infrastrutture (pozzi e piattaforme), grazie all’ottimizzazione della progettazione e all’uso di tecnologie all’avanguardia”.