1815-2015: don Bosco festeggia 200 anni

26 ottobre 2014 | 14:45
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1815-2015: don Bosco festeggia 200 anni
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1815-2015: don Bosco festeggia 200 anni
1815-2015: don Bosco festeggia 200 anni
1815-2015: don Bosco festeggia 200 anni

I Salesiani in festa. Anche la comunità salesiana di Potenza si prepara a dare avvio ufficiale alle solenni celebrazioni per il Bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco. Nella sala dedicata a Monsignor Bertazzoni del Centro Giovanile Salesiano, alla presenza del parroco don Pasquale Italo Sammaro e del sindaco Dario De Luca, sono stati illustrati alla stampa i dettagli della giornata dal titolo “Ho scelto don Bosco. Per vivere i giorni dei cuori aperti” che si articolerà dal pomeriggio alla sera del prossimo 29 ottobre. In programma (vedi foto1): l’intitolazione di via Perugia, limitrofa al complesso parrocchiale, a Domenico Savio, il primo Santo quindicenne della famiglia salesiana; la Santa Messa presieduta da don Pascual Chàvez Villanueva, Rettor Maggiore emerito, IX successore di don Bosco; l’accensione de “L’arco del cuore”, una suggestiva installazione che sarà posta all’ingresso dell’oratorio. Poi in teatro: le note dell’Inno del Bicentenario; l’intervento di  don Pascual Chàvez Villanueva sul tema “Educare come don Bosco per imparare l’arte di vivere ed essere felici”; la rappresentazione del trailer dal vivo del cinespettacolo “Ho scelto don Bosco” ideato e progettato da Tonino Nella, con musiche originali scritte dai ragazzi dell’oratorio, che sarà messo in scena integralmente in estate.

La maggior parte dell’umanità è sana. E opera per il bene, nonostante il difficile e spesso tormentato quotidiano”: ne è convinto il direttore della parrocchia di ‘San Giovanni Bosco’ di Potenza,don Pasquale Italo Sammaro, per il quale “c’è sempre un tesoro nascosto nel fondo di ogni cuore, di ogni giovane soprattutto”. E’ nel modello educativo di don Bosco ‘padre e maestro della gioventù’ che trova fondamento questa affermazione, principio di vita in cui poter trovare appiglio, conforto. E’ nel suo carisma il lievito propulsivo che nutre di energia e purezza generazioni e generazioni travalicando secoli e millenni. La ricorrenza del Bicentenario della sua nascita è per il parroco “l’occasione per rilanciare una sfida: tirare fuori il grande tesoro che si annida nel sistema preventivo di don Bosco (ragione, religione, amorevolezza) lasciando che i giovani, e non solo, oggi lo possano riconoscere riaffermandone il grande valore”. Nell’evidenziare la sua personale devozione nei confronti di don Bosco “uno dei Santi civili che Dio ci ha dato in un momento difficile della nostra storia” il sindaco De Luca non ha mancato di evidenziare che “la stessa presenza della comunità salesiana è un dono prezioso per la città di Potenza”. “Se rimango – ha proseguito il sindaco alludendo alla non semplice situazione politica-finanziaria al Comune capoluogo – mi piacerebbe intitolare alcune vie cittadine attingendo alla vita di grandi uomini e donne del passato, sull’esempio di quanto avverrà per via Perugia che diventerà via San Domenico Savio. C’è quanto mai bisogno – ha spiegato il sindaco De Luca – di modelli di riferimento che possano indicare ai nostri giovani, in particolare, la giusta strada nella vita”.

Dalla rosa al cuore. “Nel sogno di don Bosco l’educazione è fatta di profumo, bellezza e delicatezza, ma al tempo stesso anche di graffi quando è necessario: in questo il significato della ‘rosa’, il simbolo scelto a rappresentare il grande evento della peregrinazione dell’urna con le reliquie di San Giovanni Bosco”. Partito da Torino ad aprile 2009, in occasione dei 150 anni della fondazione della Congregazione salesiana, il viaggio itinerante dell’urna ha attraversato i cinque continenti, i 132 paesi nel mondo che ospitano una presenza salesiana: un evento preparatorio in vista del Bicentenario e tanto eccezionale da meritare l’indulgenza plenaria, concessa da Papa Benedetto XVI l’8 maggio 2009. L’urna di don Bosco ha fatto tappa anche a Potenza il 26 e 27 settembre 2013 lasciando segno tangibile del suo passaggio nel manto di rose ‘fiorito’ alle spalle della tenerissima statua di don Bosco con Domenico Savio che domina la piazza, ad un lato della chiesa. L’intensa esperienza di allora rivive oggi in un dvd. La peregrinazione dell’urna si concluderà a gennaio 2015 in occasione dell’importante ricorrenza del Bicentenario: evento ricondotto ad un altro simbolo, quello del ‘cuore’. “Nella pedagogia salesiana l’educazione, infatti, passa per gran parte attraverso la porta del cuore: l’impegno del buon educatore sta non tanto nel correggere i difetti quanto nell’individuare e alimentare i pregi di un ragazzo”. Ha tenuto così a rimarcare il significato di questa simbologia Tonino Nella, ideatore e progettista delle produzioni teatrali e cinematografiche che si susseguiranno d’ora in avanti e per tutto il 2015.

Correva l’anno 1854. Più che una narrazione sull’intera biografia di don Bosco il cinespattacolo intitolato “Ho scelto don Bosco”, realizzato grazie al coinvolgimento trasversale di circa 150 tra figuranti, attori e varie professionalità della comunità salesiana, mette a fuoco un periodo ben preciso della vita di Giovanni Bosco: l’anno della proclamazione del dogma dell’Immacolata concezione da parte di Pio IX, del Cerchio mariano in tutti gli oratori, dell’incontro con Domenico Savio, dell’epidemia devastante di colera divampata in mezzo continente. E’ allora che don Bosco manda i suoi ragazzi ad esser di conforto ai tantissimi ammalati dei quartieri più poveri di Valdocco accompagnandoli con una semplice raccomandazione: “Mantenetevi puri di cuore e non sarete colpiti dal colera”: e loro, i ragazzi di don Bosco, saranno gli unici a non essere contagiati.

Iniziative fino all’estate 2015.Le celebrazioni del Bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco, promosse dal Rettor Maggiore dei Salesiani, don Angel Feranandez Artime (X successore di don Bosco), sono state inaugurate lo scorso 16 agosto al Colle don Bosco, nella frazione di Morialdo del comune di Castelnuovo in provincia di Asti. Ufficialmente lanciate a livello di Ispettoria Meridionale lo scorso 13 ottobre, nella cornice del teatro San Carlo di Napoli, si concluderanno a Torino il 16 agosto 2015. Anche a Potenza quest’intero arco di tempo sarà puntellato di molteplici appuntamenti tra rappresentazioni in prosa, musical, spettacoli, incontri: nel simbolo del ‘cuore’ saranno iniziative pulsanti di genuinità, creatività ed entusiasmo grazie al coinvolgimento dei tanti giovani della parrocchia, dei consacrati e dei laici che compongono la numerosa e vivace famiglia salesiana: cuori aperti, spalancati al carisma di don Bosco.