10mila sotto un’unica bandiera: “Basilicata libera”






Il lunghissimo corteo di cittadini (10mila secondo gli organizzatori) stamane ha sfilato per le strade di Potenza fino al piazzale antistante la Regione Basilicata. “Tutti uniti contro lo Sblocca Italia e il suo ‘maledetto’ articolo 38,
che spoglia i territori di ogni voce in materia di trivellazioni petrolifere”. Non convincono gli emendamenti proposti dal governatore lucano Pittella per modificare l’articolo 38 a vantaggio delle regioni. E molti dubbi sono stati espressi anche sulla proposta del presidente del Consiglio regionale lucano Piero Lacorazza e recepito dalla Conferenza delle Regioni. Tutte manovre ritenute tardive e poco incisive sul piano della decisione finale che spetta al Governo Renzi. A Potenza hanno sfilato in modo compatto cittadini provenienti oltre che dalle province lucane anche dalla Campania e dalla Puglia. Scorretta, secondo i manifestanti, la scelta del governo lucano di posticipare alle 16 di oggi l’atteso Consiglio regionale in cui si deciderà se la Basilicata impugnerà o meno l’articolo 38. “Volevamo essere presenti mentre nel palazzo si decidono le sorti della nostra terra, ma qualcuno ha preferito dividere i due momenti: da una parte la protesta dall’altra la politica”. Infatti, molti dei manifestanti, provenienti da fuori, stanno già rientrando con i pullman organizzati per l’occasione. Resta però la protesta numericamente più significativa che si sia vista in Basilicata negli ultimi dieci anni e cioè dopo i 100mila in marcia a Scanzano contro il sito unico di scorie radioattive. Il 4 dicembre 2014 lascerà il segno comunque andrà a finire.