Medea Big Oil, la denuncia del dominio petrolifero in teatro

18 dicembre 2014 | 12:06
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Medea Big Oil, la denuncia del dominio petrolifero in teatro

Dopo un anno dal debutto al teatro Franco Parenti di Milano, il 27 e il 28 dicembre ritorna a grande richiesta a Potenza lo spettacolo vincitore del Premio Scenario per Ustica: “M.E.D.E.A. Big Oil” scritto e diretto dalla giovane regista appulo-lucana Terry Paternoster. L’energia contagiosa e “in-civile” del Collettivo InternoEnki di Roma, compagnia fondata e diretta dalla Paternoster, riceve il prestigioso riconoscimento nazionale “Premio Scenario per Ustica”, con un progetto nato proprio in Basilicata (la Valle dell’Agip): una vibrante denuncia sul devastante dominio monopolistico delle multinazionali del petrolio. Nove attori in scena, con la forza di un coro tragico contemporaneo, per una rielaborazione anticonvenzionale del mito di Medea sullo sfondo del dissesto ambientale della Val d’Agri, dove l’incremento dell’incidenza tumorale supera largamente la media nazionale. M.E.D.E.A. è l’acronimo con cui è denominato il master in Management dell’Economia dell’Energia e dell’Ambiente organizzato e gestito dall’Eni. Da questa strana fatalità, nasce l’idea di raccontare il dramma della Basilicata devastata dalle trivellazioni petrolifere, giocando con graffiante ironia tra gli archetipi del mito.

Ma al mito greco fa da contrappunto costante il mito locale, quello incarnato dalla Madonna Nera, venerata sul Monte Sacro di Viggiano, ai cui piedi brucia la fiamma perenne del Centro Oli della Val d’Agri.
In questa terra, Dio Petrolio e Vergine Nera si fronteggiano da secoli in una sfida senza vincitori. Promesse elettorali e feste patronali, sogni di ricchezza e indulgenze plenarie, clientelismo e preghiere, slogan pubblicitari e canti popolari, continuano a raccontare una post-modernità senza tempo, scandita da un unico ritmo di demartiniana memoria. Ed ecco che canti di prefiche, litanie contro il malocchio, suppliche e chiacchiere di paese, si fondono in un coro barbaro, scomposto e travolgente, per raccontare uno dei più bizzarri e drammatici ossimori della nostra Italia: l’incredibile povertà della regione che possiede il più grande giacimento di petrolio su terraferma d’Europa.

Appuntamento da non perdere dunque con M.E.D.E.A. Big Oil e con il Collettivo InternoEnki, il 27 dicembre alle ore 21.00 all’Auditorium Cecilia di Tito (Potenza), e il 28 dicembre sempre alle ore 21.00, al Teatro Principe di Piemonte (Potenza). Per info e prenotazioni: info@internoenki.com – tel.+39.340.86.50.972 ​