Da 140 anni sempre dalla parte dei deboli e dei diseredati

29 ottobre 2015 | 10:41
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Da 140 anni sempre dalla parte dei deboli e dei diseredati

Con una cerimonia religiosa le suore Riparatrici del Sacro cuore di Matera hanno festeggiato i 140 anni dalla fondazione dell’ordine. Devozione e grande partecipazione di fedeli nella cappella del Sacro Cuore lo scorso 27 ottobre, dove le emozioni hanno fatto da cornice, esaltando la grande spiritualità che accompagna da sempre la vita delle consorelle. Sin dalla fondazione dell’Ordine, nel 1875, ad opera di Madre Isabella de Rosis, di nobili natali, le Sorelle Riparatrici hanno improntato la loro vita all’amore per il Signore, alla pratica delle virtù, alla preghiera, alla riparazione, vivendo unicamente per Gesù e per la salvezza delle anime. Il carisma delle Suore Riparatrici è, infatti, la riparazione, poiché la loro opera è la stessa Sublime Missione Riparatrice compiuta dal Signore Gesù, attuata, in particolar modo, praticando specifiche opere di carità apostoliche. Rinomato, al riguardo, l’impegno quotidiano delle stesse nelle opere sociali, quali catechesi, assistenza agli anziani, formazione cristiana, insegnamento. Ma ancor più, la continua cura soprattutto dei più deboli, in particolar modo nelle terre di Missione. Non è un caso che, a 140 anni dalla loro Fondazione, le Consorelle hanno varcato i confini nazionali, raggiungendo il Venenzuela, prima terra di Missione, le Filippine, la Columbia, l’Argentina e non da ultimo l’India Meridionale, terra in cui la Madre Superiora del Sacro Cuore di Matera, Suor Tina Salierno, congiuntamente a tutte le altre suore, dedica concretamente il suo impegno contro lo sfruttamento minorile e la violenza dei bambini, mediante la realizzazione di Case di Accoglienza per bambini orfani, come nel Villaggio di Vennikode, e di una Scuola dell’Infanzia nel Villaggio di Thevarkad, che ad oggi è frequentata da ben 736 alunni, sostenuti con l’adozione a distanza. Alla cerimonia religiosa è seguito un buffet preparato dalle stesse consorelle presso la sala convegni dell’Istituto, dove sono state esposte le opere che i piccoli alunni della scuola elementare dell’Istituto hanno creato in onore di Madre Isabella de Rosis. Una serata, questa, che rimarrà per sempre impressa nei cuori di chi vi ha partecipato, per la cura, la carità, l’umanità, la straordinarietà delle Suore Riparatrici di Matera e di Madre Isabella, fondatrice dell’Ordine, per la quale “Le povere Riparatrici si considerano come vittime offerte in olocausto, sull’Altare del Sacro Cuore di Gesù, bruciando in quel fuoco di carità, per la salvezza delle anime e per la riparazione dei tanti oltraggi, che riceve quel Cuore Divino”.

Ivana Giudice, Matera